Il giorno giovedì 22 ottobre 2020 00:45:03 UTC+2, Gino Di Ruberto IK8QQM - K8QQM ha scritto:
> La butto lì: ma i fuochi d'artificio allo stronzio non soddisfano questi requisiti?
Provo a rispondermi da solo. :-)
Non so esattamente se ci siano differenze significative, dal punto di vista chimico, tra la polvere pirica impiegata per i fuochi d'artificio e la polvere da sparo per le armi da fuoco. Ad ogni modo, leggo qui
http://www.earmi.it/balistica/balinter.htm
che con la deflagrazione corrispondente alla fiammata di alcune armi da fuoco si superano i 2000°C. Ipotizzo che questa temperatura possa essere considerata valida anche nelle esplosioni dei fuochi di articio, dunque ipotizzo una temperatura di 2300-2500 K. Un corpo nero a tale temperatura dovrebbe avere un'apparenza cromatica arancione-gialla. Se però, con l'applicazione dei sali di stronzio prevale il colore rosso, si dovrebbe ottenere una tonalità più calda, corrispondente a una temperatura di colore minore. Dunque, sempre ammesso che io non abbia nuovamente frainteso la domanda di Mario, i fuochi d'artificio ai sali di stronzio dovrebbero soddisfare la richiesta. Spero che il mio ragionamento sia corretto.
A proposito delle differenze tra l'apparenza cromatica di una fiamma e quella di un corpo nero incandescente, segnalo la tabella riportata a p.47 del seguente documento dei Vigili del Fuoco:
Chimica e fisica dell'incendio
https://vigilidelfuoco.usb.it/fileadmin/archivio/vigilidelfuoco/Doc_da_Ministero/disp_conc_cs/Chimica_e_fisica_dell_incendio.pdf
Colore della fiamma Temperatura °C
Rosso nascente 500
Rosso scuro 700
Rosso ciliegia 900
Giallo scuro 1100
Giallo chiaro 1200
Bianco 1300
Bianco abbagliante 1500
Francamente, non ho la più pallida idea di come giustificare a livello teorico questi valori di massima
Ciao.
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Gino Di Ruberto, IK8QQM
(american callsign K8QQM),
ID DMR: 2228273
Received on Tue Nov 03 2020 - 10:26:53 CET