Il Sun, 06 Dec 2020 14:29:26 +0100, Elio Fabri ha scritto:
> Imparante ha scritto:
>> "Tardi" dipende dal sistema di riferimento.
> "Tardi" vuol dire banalmente che non ho più l'età.
>
>> Qua dissento, nel senso che, seguendo la posizione da te criticata,
>> penso che con il poco formalismo che gli studenti delle superiori
>> possiedono, un'analogia e un'approssimazione arbitrarie (non lo sono
>> sempre?) siano indispensabili.
> La mia posizione credo che tu la conosca già.
> Su questo punto sono rigido.
> Se davvero dovessimo concludere che non è possibile portare studenti di
> s.s.s. a conquistare quel minimo di capacità di astrazione (prima ancora
> di pensare al formalismo) che a mio avviso è imprescindibile per un
> approccio accettabile a certe parti della fisica, la conclusione sarebbe
> una sola: si dovrebbe semplicemente rinunciare.
>
> Questo perché quelle analogie e approssimazioni sono inevitabilemnte
> pesanti travisamenti.
> Quindi ciò che tu riusciresti a trasmettere non avrebbe niente a che
> vedere con la *sostanza* del tema fisico che interessa.
> Se c'è una cosa che non sopporto di sentir dire a un insegnante è la
> solita frase "dare un'idea".
> Non dai un'idea: non dai niente, o peggio lo porti a "capire" cose del
> tutto errate.
> Soprattutto a tradire proprio ciò che più conta: la portata *culturale*
> dell'argomento.
Elio, nella sostanza non posso darti torto (perché strictiori non ce
l'hai), tuttavia ti pongo un problema, e se te lo sei già posto, vorrei
sapere a quali patti ci sei venuto.
Il problema è banale : questi ragazzi dovranno probabilmente passare dei
tests di ingresso, e magari passare esami. Non per forza esami che sono
l'optimum epistemologico in un percorso finalizzato alla fisica, ma molto
spesso un esame molto generalista a integrazione di un curriculo, per
dare un'infarinatura di base, per "avere un'idea".
Come lo risolviamo ?
Il problema non è solo di cattiva progettazione dei corsi di laurea :
ogniqualvolta si creino corsi abbastanza borderline e generalisti,
multidisciplinari, è inevitabile che vada perso il rigore e la profondità
in qualsivoglia delle componenti accessorie.
Tu come ristruttureresti i corsi di laurea ?
Ti sottopongo questo punto di vista anche per esperienze personali, nel
senso che il mio corso prevedeva un po' di tutto e bene davvero
pochissime cose (e manco quelle poi tanto bene a ben vedere).
Facevamo botanica ma annaquata rispetto a biologi e agraria
Farmacologia e Anatomia ma peggio dei medici
Fisica e Matematica non ne parliamo, un esame al primo anno
Chimica Fisica un solo esame
Analitica e Organica peggio dei chimici puri
Impianti ma assai peggio dei chimici industriali ed ing. chimici
tutto così insomma.
Ed è un problema non circoscritto a solo CTF e Farmacia, ma ad es. anche
a Biotecnologie, e scienze de materiali.
Ce ne sono svariati corsi ibridi, borderline.
Cmq in qualche modo, essendo la secondaria trampolino anche di altri
percorsi successivi, deve venirci a patti e garantire in qualche modo di
avere una chance di passare i quiz di ingresso e magari anche qualche
esame successivo.
Che saranno impostati nel modo che non ti piace.
Credo che una soluzione parziale, che non armonizzi la parte patchata a
tutto il resto, non funzionerebbe ugualmente
Lo so, sembra la classica obiezione molto Gattopardesca, proporre di
cambiare tutto per non cambiare niente, ma non lo è, perché anche io
ritengo che sia tutto davvero da rifare.
>
> Mi sono convinto dopo anni di lavoro che il problema non sono gli
> studenti, ma gli insegnanti.
> Certo ci sono le eccezioni, di vari gradi; ma la massa, che è ciò che
> conta visto che la scuola è di massa, è composta di persone che non sono
> in grado.
mismatch severo tra aspettative fuori misura e la scala della domanda, I
guess.
In effetti forse bisognerebbe riavere il coraggio di differenziare la
scuola in fasce di livello. Sia per gli studenti sia per gli insegnanti,
e far corrispondere le due scale.
La media ha valore praticamente zero nella distribuzione attuale, vista
la dispersione mostruosa.
Ma si sono inventati PEI, PDP e puttanate varie pur di non fare i conti
con la realtà.
> Forse i migliori tra i più giovani con un lavoro adatto potrebbero
> arrivarci. Ma qui si ripresenta il problema a un livello più alto. Il
> latino "quis custodiet custodes?" si può parafrasare: chi formerebbe i
> formatori?
ci sta pensando l'ANDIS, è il "TRIONFO-DELLA-FUFFA", un mercato protetto
di merce avariata, venduta a caro prezzo solo perché qualcuno ti obbliga
a comprarla.
In confronto l'EIPASS (cito un tuo articolo che mi fece sganassare !)
sembrerà un master di II livello
>
> Un altro punto: anche su ciò che ho scritto poco sopra: "portare
> studenti di s.s.s. a conquistare quel minimo di capacità di astrazione"
> io ho lavorato in anni passati, dal "progetto Cascina" del 1977 alla
> scuola di ottica del 2001.
> Ma del mio lavoro non è rimasto niente.
cmq un messaggio creato allora, non avrebbe penetrazione nelle teste di
oggi.
Le generazioni post 2005-2010 sono una sorta di esperimento sociologico
non gestito e mai provato prima, e subiscono gli effetti
dell'iperconnessione, della "saturazione sensoriale e cognitiva" e di un
deficit di attenzione e di riduzione della memoria a lungo termine da
sotto utilizzo.
Vari studi su statistiche ormai disponibili nelle "analytics e big-data
vari", confermano un nomadismo dai tempi follemente compressi.
Sono proprio teste diverse, agili in certi contesti, sottosviluppate in
altri.
>
>> mi rendo sempre conto che in questo processo di "traduzione" ci sia
>> sempre un certo "tradimento" (chiedo scusa per il gioco di parole)
> Il gioco di parole è ben noto: in ambito letterario è corrente
> riassumerlo con "traduttore = traditore".
>
> Il fatto è che non si tratta di tradurre, ma di riformulare.
> Se vuoi avere un esempio di che cosa intendo, ti rimando al mio
> "Quaderno 16".
> Non importa qui decidere se il tentaivo sia riuscito bene o male;
> conta farne una "metalettura", in cui chi legge (un insegnante)
> capisce il lavoro di rielaborazione che è stato fatto, che è tutt'altro
> che una traduzione.
>
>> Anche qua ti chiederei dove posso rintracciare questi lavori.
> 10 anni fa, in occasione del mio 80-mo compleanno, gli amici della
> Sezione organizzarono una piccola festa, alla quale io contribuii con
> una lezioncina che intitolai ironicamente "Le mie Indicazioni
> Nazionali."
> La trovi in http://www.sagredo.eu/varie/mie-indiazioni-short.pdf (per i
> 90 anni non si è potuto fare niente, per ragioni ovvie, visto che
> cadevano il 6 maggio scorso).
>
> Sullo stesso argomento tenni una relazione al "Convegno Orlandini"
> (Torino 2012). Dato che il Convegno era dedicato ll'insegnamento della
> meccanica, la mia relazione era limitata a quella parte ma un po' più
> sviluppata di quella del maggio 2010.
> http://www.sagredo.eu/varie/Orlandini-TO-2012-short.pdf
>
> Con qualche ampliamento l'ho ripetuta a Pavia, per un corso di
> aggiornamento:
> http://www.sagredo.eu/varie/Pavia-2012-short.pdf
>
> In tutti i casi l'idea era di proporre una riorganizzazione dell'ins.
> della fisica nel LS, nell'arco di tutti i 5 anni, partendo dalla
> definizione di scopi e obiettivi e da qui ricavando un possibile
> percorso.
> Senza alcuna pretesa di essere né definitivo né indiscutibile, ma anzi
> aperto a contributi critici. Mai arrivati.
non mi sorprende affatto. Bisognerebbe coinvolgere i think-tank ed
"influencer". E chi sono ? TreEllini ed affini ad es., ANP - ANDIS etc.
E cosa vogliono dalla scuola ? Che migliori la qualità effettiva ?
Nemmeno nella più tenue delle sfumature.
Che sia tutto in svendita e in saldo lo si può evincere anche da altre
osservazioni non casuali.
C'è stata un'emergenza, c'è ancora un'emergenza.
Come hanno dilapidato soldi ? Comprando banchi a rotelle.
E la DAD ? Consegnata brevi manu, senza alcuna consultazione, prima a M$
poi a Google o altri privatelli.
S'è visto un qualche sforzo per organizzare un portale nazionale di
supporto alla didattica, una piattaforma PUBBLICA e sicura ? Mica
avrebbero dovuto reinventare l'acqua calda. Partivano, se avessero
voluto, da una risma di SW open source, e il ministero avrebbe offerto
gratis web hosting protetto e sicuro.
Invece giornalmente mandiamo milioni di ore di videofilmati di minorenni
in pasto ad un SW bucato, alle IA di Mountain View. Senza la benché
minima remora.
Hanno avuto parecchio tempo per prepararsi, ma hanno preferito consegnare
il pacchetto completo a privati e stranieri. Questo è credere nella
scuola pubblica ? No, è semplicemente un passo a ritmo forsennato
nell'anglosassonizzazione dell'istruzione.
La controparte questo è ... perché dovrebbero mai recepire consigli
tecnici su come migliorare e rendere più significativo l'apprendimento ?
Ai ricchi non servirà : avranno prof. privati per supplire. Agli altri
chissenefrega, ignorantizzarli ulteriormente è un fine recondito assai
palese
>
>> Sentiti libero di aggiungere qualunque osservazione o indicazione
>> vorrai aggiungere su questo argomento specifico e su tue posizioni
>> sull'insegnamento della fisica.
> Ti segnalerei due cose:
>
> 1) la mia relazione del settembre 1991 al Convegno del Gruppo Nazionale
> Didattica della Fisica del CNR:
> http://www.sagredo.eu/articoli/GNDF91.pdf Sicuramente datata in certe
> parti, ma non nell'impostazione generale e e nelle domande che ponevo e
> che sono ancora in attesa di risposta.
in "s"compenso, immagino che tu abbia notato quanto profondamente si sia
deteriorata in generale la SSS dagli anni 90 a oggi (non so in che misura
tu possa avere il polso di oggi, ma le scuole di qualità sono sempre più
mosche bianche, altrove dilaga la FUFFA a pieno regime)
>
> 2) La relazione al Congresso AIF di Lucca (2017) dal titolo "Nuovi
> indirizzi per l'insegnamento della fisica?"
> Il punto interrogativo segnala il mio scetticismo, e infatti la
> relazione è fortemente critica.
> http://www.sagredo.eu/articoli/nuovi-indirizzi-m.pdf
questo proverò a leggermelo appena avrò tempo !
>
> Finisco segnalandoti una mailing list che potrebbe interessarti, visto
> che il tema è l'ins. della fisica in generale.
> Esiste da forse 30 anni, condotta dal sottoscritto.
> Si chiama "sagredo" e conta a oggi oltre 190 iscritti (di cui per la
> verità solo una piccola parte sono attivi) quasi tutti insegnanti nella
> s.s.s.
> L'iscrizione è libera. Basta un mail con qualsiasi contenuto indirizzato
> a sagredo-on_at_www.sagredo.eu
accettate anche insegnanti "estranei alla fisica" o magari nel manifesto
è prevista solo la partecipazione di chi è del settore ?
La mailing List è uno strumento che purtroppo è stato lasciato avvizzire,
ma che trovavo di una comodità estrema .... per ora non mando nessuna
adesione, ignorando il manifesto.
--
la firma la setto dopo
Received on Mon Dec 07 2020 - 14:30:58 CET