Re: OT : sistemi non-lineari

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Tue, 8 Dec 2020 12:06:21 +0100

Soviet_Mario ha scritto:
> Cioè, avevo pensato di essere meno ambiguo distinguendo questa "m" da
> quella che i fisici usano sempre per la MASSA.
Non è vietato usare lo steso simbolo per grandezze diverse.
Spesso basta il contesto per evitare ambiguità, e in ogni caso basta
dichiarare che cosa s'intende.
D'altra parte, l'alfabeto è limitato...
Ti faccio un paio di esempi, che potrei facilmente moltiplicare.
1. R può essere:
- il raggio di una circonferenza o di un cilindro
- la costante dei gas.
- la resistenza elettrica di un filo.
2. T può essere:
- il periodo di un pendolo o di un pianeta
- la temperatura assoluta
- l'energia cinetica (in Italia: in inglese è più comune K).

> E circa l'asterisco, pensa che mi sono apposta documentato su come
> inserire un vero "dot" per farlo sembrare più naturale.
> Meno male che non ho inserito la Delta greca ! :) :)
Qui il problema è diverso.
Se usi caratteri non ASCII, non puoi mai sapere che cosa si leggerà.

> ...
> mmm, capisco, in parte, ma cmq meglio di quel che pensavo prima. Ma
> questo problema ineliminabile (i fenomeni entrambi dipendono da una
> sola variabile "black-boxed" e nello stesso modo) si può classificare
> come non indipendenza delle due equazioni? Da come lo hai spiegato ora
> sembrerebbe di no: le due sono semplicemente ridondanti, essendo
> ciascuna sufficiente a ricavare la variabile aggregata, ed essendo le
> due equazioni in realtà EQUIVALENTI, nel senso che l'insieme non porta
> più informazioni di ciascuna di esse singolarmente.
Per come la vedo io, le cose sono più complicate, e bisogna
distinguere la fisica dalla matematica.
Dal puro punto di vista matematico, due eq. come
DTcr = Kcr*m*i
DTeb = Keb*m*i.
non sono indipendenti, e possono essere o ridondanti o incompatibili.
Lo vedi dividendo termine a termine:
DTcr/DTeb = Kcr/Keb. (1)
Il matematico se ne frega del significato fisico, e ti dice che
questa, essendo una relazione tra costanti, o è vera o è falsa, a
seconda dei valori.
Se è vera, le due eq. sono equivalenti e ne basta una.
Se è falsa, le due eq. si contraddicono e il sistema di partenza non ha
soluzioni.

Il fisico ragiona diversamente: le due eq. sono conseguenza di un
modello della situazione fisica.
Se i dati sperimentali verificano la (1) questa è una conferma del
modello.
Se non la verificano, o le misure sono sbagliate e il modello non
descrive correttamente la situazione.
Nel nostro caso, la base del modello è che in tutti i fenomeni
colligativi conti solo il numero di ioni presenti.
(A proposito: ma le eq, per DTcr e DTeb valgono anche per elettroliti
forti?)

> Sicché dovrei trovare un fenomeno che: * dipenda solo da "m", oppure:
> dipenda solo da "i", oppure: dipenda da entrambi, ma magari con
> esponenti diversi, oppure dalla somma.
Dalla somma sarà difficile, per ragioni dimensionali.
Ma potrebbe dipendere da m + ci, con c opportuna costante.

> Salvo il fatto che al momento non me ne viene in mente nessuno (di
> tali fenomeni), ho detto un'altra castroneria in questa "strategia"
> risolutiva?
No, e se la risposta alla mia domanda sugli elettroliti forti fosse
negativa, sarebbe un esempio di quello che può succedere.
               

-- 
Elio Fabri
Received on Tue Dec 08 2020 - 12:06:21 CET

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