Re: tachioni

From: rez <rez_at_rez.localhost>
Date: Tue, 09 Sep 2003 16:46:53 GMT

On Tue, 09 Sep 2003 09:57:50 +0200, Valter Moretti wrote:

>Non so se ti riferivi a me. Quello che dicevo e' che
>per avere velocita' maggiore di c in un riferimento
>inerziale, il vettore tangente alla curva di universo
>considerata, e quindi anche il quadri impulso,
>deve essere fuori dal cono di luce, questo
>significa che e' un vettore di tipo spazio. Se la massa
>al quadrato e' sempre data da meno il prodotto scalare
>del quadri impulso per se stesso (con la metrica -+++),
>nel caso in esame risulterebbe negativa.
>Massa al quadrato negativa significa massa immaginaria.

E` questo il punto che non mi trova d'accordo.
Io penso che sia *privo di significato* considerare
curve fuori del cono luce come linea oraria di una
qualsiasi particella materiale.

Che *analiticamente* una tal curva implichi quantita`
negative sotto segno di radice in certe espressioni
(in questo caso per la massa) e` cosa ovvia, o
perlomeno immediata.

Ma il fatto e` che l'ipotesi v>c non va IMHO sistemata
cercando per essa un significato nell'ambito della RR
che non e` lecito cercare.
Ho motivo di ritenere che l'ipotesi v>c richieda invece
dei cambiamenti alla RR -anche se non ho notizie al riguardo-
che la renderebbero un'altra teoria.

Provo a buttarla li` tanto per parlare sul concreto.
Tutto immutato in M_4, metrica inclusa (-+++).
Ma appena si passa a considerare le grandezze cinematiche
occorre cambiare.
In primo luogo il tempo proprio tau.
(RR) dtau/dt=sqrt(1-v^2/c^2)
(xx) dtau/dt=sqrt(v^2/c^2-1)

E questo perche' una definizione di tau e` quella data
implicitamente a mezzo del vettore V tangente la linea
oraria (la futura 4-velocita`, per intenderci), eccola:
(1) V=dOP/dtau=(dx^i/dtau); V scalar V = -c^2

che dunque si dovrebbe cambiare in:
(1x) V=dOP/dtau=(dx^i/dtau); V scalar V = c^2

affinche' esso sia di tipo spazio in ogni punto.
Ecco quindi che ora sarebbero immaginarie le masse
o altro con velocita` v<c, essendo invece reale c>v.

Ma ripeto, sto solo facendo delle considerazioni mie,
che potrebbero benissimo essere del tutto sballate e
che ho buttato giu` ora qui senza rifletterci piu` di
tanto.

>Questo e' il modo in cui
>i tachioni saltano fuori nella quantizzazione ingenua
>della stringa per esempio.

Qui non ti seguirei, in meccanica quantistica non mi
ci addentro almeno per il momento.

>Riguardo alle antiparticelle,
>nelle teorie con antiparticelle esse hanno massa positiva
>come le antiparticelle.
>Esiste, se ricordo bene, una rappresentazione, che ha oggi
>piu' che altro interesse storico, delle antiparticelle
>(dovuta a Feynman e Wheeler se non sbaglio) come particelle
>che viaggiano indietro nel tempo. Pero' la massa
>rimane positiva.

Per quanto riguarda lo schema a me isulta una situazione
diversa, perlomeno: stando all'interno della RR.
Posto che una particella materiale sia da intendersi in RR
come l'insieme di una linea oraria in M_4 e di un invariante
scalare definito su questa (la massa propria m_0) invariabile
se la particella e` priva struttura interna, oppure variabile;
questo premesso, lo scalare m_0 puo` essere +,0,-.
Se positivo tutto OK, se nullo si entra nella trattazione dei
fotoni, se infine e` negativo si ha una trattazione del tutto
analoga e senza sostanziali modifiche, che fisicamente
potrebbe pero` rappresentare le antiparticelle: particelle
di energia materiale negativa.

>In ogni caso la teoria
>delle antiparticelle e' fatta in modo standard nella teoria
>quantistica relativistica come sottoprodotto della
>quantizzazione dei campi a valori complessi.
>In tal caso la massa e' positiva come deve essere.
>Nella prima versione della teoria di Dirac per descrivere
>le antiparticelle
>si ricorreva anche stati ad energia negativa, ma non
>descrivevano antiparticelle direttamente, erano gli stati
>di NON occupazione di tali livelli (le "buche") che si
>interpretavano come anti particelle, con massa positiva.
>Comunque oggi si procede per altra via...

Gia`, per gli anticorpuscoli di Dirac era l'energia ad essere
negativa, qcs ricordo.. la q.d.m. ha senso opposto alla
velocita`, se diminuisce la velocita` cresce l'energia,
l'accelerezione che ha verso opposto alla forza.. vengono
dedotte dalla E=+-sqrt(p^2+m_0c^2), quando ad un valore
assoluto dell'impulso si fa corrispondere un'energia negativa.
Il campo di variabilita` di E fuori di (-m_0c^2,+m_0c^2) porta
a dover passare ad un punto di vista quantistico per evitare
la contraddizione e poter cioe` abbandonare la continuita`.

-- 
Ciao,		| Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda	| E-mail: remigioz_at_tiscali.it
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Received on Tue Sep 09 2003 - 18:46:53 CEST

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