Luca P. ha scritto:
> Prendiamo il caso che mi viene più facile da immaginare: La
> particella nel laboratorio che percorre uno spazio maggiore
> dell'atteso.
>
> Questo spazio "atteso" deriva (almeno nell'esercizio citato) da un
> calcolo fatto in base ad una velocità, supponiamo 0.9c, applicando
> secondo la fisica classica la formula v*t e trovando un valore che poi
> il rivelatore di particelle dice non essere corretto... Ma come hanno
> fatto gli scienziati a priori a dire, o meglio, a misurare che la
> velocità della particella fosse 0.9c se le misure poi li
> contraddicono?
frengo ha scritto:
> Credo che l'OP ignori il fatto che la vita media di una particella
> e' da intendersi nel riferimento proprio della particella stessa.
Luca P. ha scritto:
> Si effettivamente lo ignoravo. Ma questo aggiunge dubbi su dubbi
> perché mi chiedo: come si fa a definire la vita di una particella
> rispetto al suo tempo proprio? le misure non vengono fatte con
> riferimenti del laboratorio?
Comincio a credere che la difficoltà a capirsi derivi dal fatto che
non sappiamo
a) quello che hai studiato sull'argomento
b) come l'hai capito.
Per fare un passo in più, scrivi il testo *esatto* e *completo*
dell'esercizio di Resnick di cui parli (non dimenticare che chi ti
risponde non è detto che conosca tutti i libri esistenti :-) ).
Anticipando la tua risposta, sarei portato a supporre che l'esercizio
sia stato "cucinato" per renderlo digeribile allo studente, e quindi
non è detto che corrisponda a un esperimento realmente fatto o
fattibile.
--
Elio Fabri
Received on Thu Jan 14 2021 - 16:15:52 CET