Re: Lampadine opacizzate

From: Roberto Deboni DMIsr <news_at_analisienergie.it>
Date: Sun Jan 17 05:54:01 2021

On 14/01/2021 14:26, condor pasa1 wrote:
> Ciao,
> probabilmente il moderatore non farà passare questa mia domanda
> perché non è propriamente di fisica (o forse si?).
> Comunque ci provo.
> Qual è il vantaggio (se c'è)delle lampadine opacizzate di bianco
> rispetto a quelle che hanno il vetro trasparente ?

"diffusore ottico"

8>< ----

> Ma perché poi la luce che emette viene diminuita dal fatto che
> il vetro è opacizzato ?

Quello di un leggero calo di efficienza e' un effetto non desiderato,
peraltro non importante. Peraltro ci sono tipi di diffusore
"a riflessione" che non sprecano energia.

> Se l'opacizzazione serve a fare una luce meno intensa(perché
> magari da fastidio agli occhi),

Se si riferisce alla lampade sui comodini vicino al letto o
in altre posizioni sotto il nostro sguardo, quello che da
fastidio agli occhi non e' l'intensita' della lampadine
comuni (fossero anche di 1000 lumen), ma una emissioni
puntiforme. Ovvero, con una emissione puntiforme, anche con
potenze mediocri (tipo 400 lumen, ad esempio), l'immagine
del filamento luminoso si concentra su pochi fotorecettori,
"abbagliandoli". E cosi' abbiamo quel fastidioso effetto
"memoria" per cui per alcuni minuti continuiamo a vedere
una impronta dell'abbaglio subito (un piccola zona che
ci copre il campo visivo, anche spostando lo sguardo).

> ma allora perché invece di comprare una lampadina da 60w non
> si compra una da 40w ?

Perche' il problema non e' la potenza luminosa totale, ma quella
concentrata. Pensi ai raggi solari: anche d'estate puo' stendere
le mano senza altro sentire che un calore, anche intenso, ma
nulla di piu'. Ma se prende una lente d'ingrandimento, anche con
la luce invernale, puo' fare un buchino di pelle bruciata sulla
mano.

Ora, la lente dell'occhio e' una lente convergente, come quella
di una lente d'ingrandimento. Questo vuole dire che se l'oggetto
guardato e' "puntiforme", sulla retina abbiamo una corrispondente
immagine puntiforme. Ora, se l'oggetto puntiforme mi emette
400 lumen (la lampadina da 40 watt di una volta), mi trovo
sulla retina una zona puntiforme in cui sono concentrati questi
400 lumen, e l'effetto e' "abbagliante".

Se la fonte luminosa e' in alto, e' raro che guardiamo in alto,
quindi, anche in cucina, un tipico ambiente dove le lampadine
sono senza paravento, usare una lampadine con fonte puntiforme
visibile non crea problemi (salvo se alziamo lo sguardo per
colpa di qualche insetto volante e ci cade lo sguardo sulla
lampadina). Ma se la lampadina e' quella sul comodino, se c'e'
un paravento opaco, nessuno problema, ma se la lampadina si
intravvede dall'alto usando una lampadina con diffuse ottico
(ovvero "con bulbo opaco"), abbiamo un maggiore comodita'
nell'uso quotidiano, dato che vediamo una fonte "grande come
una lampadina" invece che concentrata, a parita' di "lumen".

A essere rigorosi, il "diffusore ottico" non serve solo a eliminare
il fastidio se capita di guardare casualmente la lampadina,
ma anch a ridurre la coerenza spaziale delle emissione luminosa,
ovvero a produrre quello che alcuni dicono e' una "luce piu' soffusa".
In altre parole, la luce sembra arrivare da piu' direzione, come
se pervadesse l'ambiente, invece che partire cruda dalla fonte e
irradiarsi dritta sugli oggetti. Un classico esempio per provare
la differenza e' prendere una comune lampadina a fonte puntiforme
e provare la differenza tra interporre o meno un foglio bianco.
L'effetto piu' eclatante non e' "una riduzione dell'emissione",
ma proprio cambia il tipo di luce, e lo si vede guarando le ombre,
meno nitide (senza "filtro carta" si dice che la luce e' "cruda",
con il "filtro carta", la luce e' "soffice", "morbida".
Ovviamente l'uso di un foglio di carta (magari usiamo una
grammatura di 50 che il solito 80 gr :-) e' uno strumento inefficiente,
che blocca abbastanza luce, ma l'opacizzazione ("frosted" in inglese)
da risultati simili in modo piu' efficiente,

I piu' sofisticati sono i "diffusori olografici", di recente fatti
usando dei fotopolimeri.

PS: le lampadine LED "simil-filamento" hanno lo stesso
problema di quella ad incandescenza, seppure il filamento
LED e' un pelino piu' ampio del sottile filamento di tungsteno.
Received on Sun Jan 17 2021 - 05:54:01 CET

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