"Paolo Russo" <paolrus_at_libero.it> wrote:
>[rnesto:]
>>Si potrebbe cercare di misurare "contemporaneamente" due fotoni
>>entangled, per esempio per polarizzazione?
>
>Si'.
>
>>Se a un filtro polaroid a 45� un fotone ha un 1/2 di probabilit� di
>>passare e polarizzarsi oppure no e al suo "gemello" gli succede lo
>>stesso ovunque sia,
>
>Non proprio. I fotoni di una coppia entangled, al contrario
>di un normale fotono singolo, non hanno alcuna polarizzazione
>definita. Il sistema e` simmetrico, non ha angoli
>preferenziali. La direzione del filtro non ha quindi alcuna
>importanza. Comunque tu lo inclini, uno qualunque dei due
>fotoni ha 1/2 di probabilita` di passargli attraverso. Stando
>alla teoria, in quel momento entrambi i fotoni assumono
>istantaneamente la stessa polarizzazione, che e` o quella del
>filtro (se il fotone passa) o quella esattamente ortogonale
>(se non passa). Questo e` quanto la teoria dice e quanto, nei
>limiti degli errori sperimentali, si riesce a osservare.
OK, fino a qui lo sapevo gi�, comunque grazie.
>> che succederebbe misurandoli "contemporaneamente"?
>
>Nulla di particolare. La contemporaneita` non produce alcun
>effetto rilevabile. Non ha importanza quale fotone misuri per
>primo e quanto tempo passa tra le due misure. In teoria ha
>importanza, naturalmente; se sfasi di 45 gradi i due filtri,
>il fotone che arriva per primo impone l'angolo (o quello
>ortogonale) al suo compagno. Il punto e` che questa presunta
>differenza basata su chi arriva primo e` solo teorica: non
>c'e` modo di osservarla...
Perch�?
>>Metto il "contemporaneamente" tra virgolette perch� in base alla
>>Relativit� una contemporaneit� assoluta non esiste, e allora che
>>succede ai miei due fotoni? Comanda uno o l'altro... a seconda di dove
>>si trova l'osservatore??? Ma le polarizzazioni acqisite sono una
>>qualit� "oggettiva" delle particelle, vero? E allora?
>
>Puoi pensare che A comandi B o che B comandi A o che nessuno
>comandi e non fa alcuna differenza sperimentalmente
>rilevabile.
>Il fatto e` che se hai un fascio di particelle con una data
>polarizzazione, puoi misurarla, ma se hai un fascio in cui
>ogni particella ha *o* un certo angolo di polarizzazione *o*
>quello esattamente ortogonale, non esiste alcun esperimento
>con cui sia possibile misurare quest'angolo o anche solo
>verificare che esista un angolo di polarizzazione definito (e
>non che, magari, tutti i fotoni siano ancora entangled con
>quelli di un altro fascio chissa` dove).
>A questo punto decidi tu se la polarizzazione di quel fascio
>e` oggettiva. A me la cosa appare un tantino incasinata sul
>piano concettuale, a prescindere dall'eventuale
>entanglement...
Mmmh, capisco e non capisco. Mi sono immaginato un fascio di fotoni
entangled con un osservatore sulla Terra che in base al risultato
casuale di un filtraggio a 45� di una serie binaria di lunghezza
adatta per simulare i novanta numri el lotto d�... i numeri
dell'Enalotto, e un'osservatore su un pianeta extrasolare osservando i
suoi fotoni DOPO la misura avvenuta (corispondente all'estrazione
casuale dei numeri dal bussolotto col bimbo bendato) sulla Terra viene
a conoscere nel tempo zero il risultato dell'equazione.
Qui il PRIMA e il DOPO � essenziale. Ma si pu� stabilire con certezza
un PRIMA e un DOPO tra un osservatore terrestre e uno che vive su un
pianeta extrasolare?
Grazie per le spiegazioni preziose.
ciao
Ernesto
>
>Ciao
>Paolo Russo
Received on Wed Aug 20 2003 - 16:24:05 CEST
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