QED e seconda quantizzazione

From: gigi <luigiviss061980_at_libero.it>
Date: Wed, 30 Jul 2003 22:24:50 GMT

ciao a tutti,
sto leggendo le "lezioni" del prof Fabri sull'elettrodinamica
quantistica...mi piacciono molto, ma per capirci qualcosa mi sto aiutando
moolto anche su qualche testo "serio" di QED e QFT. non che le "lezioni" non
siano serie, ma rappresentano, come dice anche il Fabri, una "breve storia"
della QED, e sono comprensibili al meglio solo per gli addetti ai lavori (il
prof. Fabri ci ha provato e il risultato � pi� che buono, ma personalmente
penso che sia impossibile spiegare in modo semplice certi argomenti di
fisica teorica a chi non � del settore).
e infatti sto facendo un sacco di conti per toccare con mano certi argomenti
della mq relativistica...
non ho capito per� un paio di cose:

"abbiamo quantizzato il "campo di Dirac", e poich� questo nasce gi� da una
quantizzazione (la teoria quanto-relativistica di Dirac) abbiamo fatto una
"seconda quantizzazione" "

ok, ma la "prima" quantizzazione era ottenuta, diciamo, trattando le
osservabili fisiche come operatori quantistici e sottoponendo questi ad
opportune regole di quantizzazione. per esempio le coordinate canoniche x e
p...ecc.ecc.

nella "seconda quantizzazione" invece sono le vecchie funzioni d'onda che
diventano operatori, e devono cos� soddisfare opportune relazioni di
(anti)commutazione...

ma cosa ne � delle vecchie x?? restano operatori? valgono ancora le
relazioni di commutazione? dalla trattazione del libro sembra che esse
tornino ad essere le vecchie coordinate classiche (anzi nella formulazione
covariante le x vengono associate al tempo t), ma non ho trovato niente in
proposito..

un'altra cosa:
come si fa a trovare le lagrangiane?
in un sistema meccanico classico e libero direi che L=-T,
ma nel mio libro di QFT l'espressione della densit� di Lagrangiana di un
campo libero viene data senza troppe giustificazioni, dicendo poi che �
giusta perch� imponendo a questa le equazioni di Euler-Lagrange ri-ottengo
le equazioni del moto che gi� conosco (Klein Gordon per i bosoni, Dirac per
i fermioni). e grazie tante..non dovrebbe esserci un procedimento pi� serio
per il calcolo di L?

e la lagrangiana di interazione??
le lezioni Fabri dicono che essa consiste (a meno di qualche matrice gamma
di Dirac) in un prodotto di 4 fattori (carica e, 4-potenziale A, campo psi e
campo aggiunto psi barra)...
ok ma che cos'� la lagrangiana di interazione? cio� come si calcola in
generale? ho il sospetto che in realt� coincida con il potenziale negativo,
o forse con l'hamiltoniana di interazione, ma -come dice anche Fabri-
quest'ultima non � neanche uno *scalare*, dato che � la componente T_00 del
tensore energia-momento.

qualcuno mi potrebbe spiegare come stanno le cose?
grazie, gigi


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Received on Thu Jul 31 2003 - 00:24:50 CEST

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