(wrong string) � Condensatori

From: Mino Saccone <mino.saccone.xspam_at_fastwebnet.it>
Date: Sun, 20 Jul 2003 10:09:26 +0200

"Fly" <fly_80_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:d46cf100.0307190805.bec6682_at_posting.google.com...
>
> Se io ho un condensatore carico la cui differenza di potenziale tra le
> armature � dV0= 70 V e una carica q=2,5*10^-8 viene portata da quella
> positiva a quella negativa la dV= 45 V , quanto � la Capacita C ?
>
> Io ho pensato che utilizzando l'energia potenziale ( espressa con C e
> dV ) posso tirare fuori una eguaglianza in cui l'incognita diviene C.
>
> Ovvero : so che dV= dU / q , ma so anche che U = [C*(dV)^2]/2
> Allora posso calcolarmi Ui-Uf=dU
>
> {[C*(dV0)^2]/2 - [C*(dVf)^2]/2 } = dV0*q

perche' mai? Quello che hai scritto andrebbe bene se durante tutta la
scarica la tensione si mantenesse costante e uguale a dV0 (per inciso
scrivi V0 senza d se no sembra il differenziale di V0)

>
> Risolvendo questa equazione con incognita C mi viene un risultato ( in
> Farad ) 1,22*10^-9 F
>
> E' giusto il procedimento ( e quindi questo risultato) ?
> Nel caso fosse errato , come mi consigliate di comportarmi in
> situazioni simili ?

In condizioni simili, anzi in tutte, ti consiglio di applicare i sacri
principi correttamente. Nella fattispecie tu hai cercato di applicare quello
di conservazione dell'energia in maniera scorretta come spero di averti
fatto capire col commento precedente.

Era sufficiente pensare piu' semplicemente che sottraendo 2,5*10^-8 Coulomb
la tensione diminuisce di 25 V. Ne risulta una capacita':

C = deltaQ/deltaV = 2,5*10^-8 / 25 = 10^-9 F

Saluti

Mino Saccone
Received on Sun Jul 20 2003 - 10:09:26 CEST

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