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From: Vaira <root_at_127.0.0.1>
Date: Mon, 14 Jul 2003 08:57:34 GMT

Il 12 Lug 2003, 13:57, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Ti fai troppo influenzare dal termine "annichilare".
> Quando ad es. un protone incontra un antiprotone (non un positrone, che
> e' l'antiparticella dell'elettrone) possono succedere molte cose: ne
> possono venir fuori pioni, fotoni, magari anche elettroni...

Ecco, era questo che volevo dire. Mi sembrava un p� troppo semplice il fatto
che che 2 particelle con gli stessi numeri quantici ma di segno opposto si
annullassero completamente in quel modo.
Dipende da vari fattori come la sezione d'urto, l'energia cinetica con cui
si scontrano ecc... vero?
Avevo tirato in ballo il positrone appunto per verificare l'idea malsana che
avevo in testa. Non conoscendo bene, e non ricordandomi a memoria i numeri
quantici di protoni ed elettroni o antiprotoni e positroni, pensavo ad una
cosa del genere (numeri quantici inventati per l'esempio):

protone (3/2,1,1,...)
antiprotone (-3/2,-1,-1,...)
elettrone (1,1,1,...)
positrone (-1,-1,-1,...)

protone + antiprotone = (3/2,1,1,...)+(-3/2,-1,-1,...) = niente (0,0,0,...)
protone + positrone = (3/2,1,1,...) + (-1,-1,-1,...) = qualcosa
(1/2,0,0,...)

Ma mi rendo conto da solo che sarebbe troppo semplice e scontato se fosse
cos�, per non parlare di tutte le varianti che mancherebbero, e che invece
la natura ci offre.

> Ma non questa misteriosa e metafisica "energia" (e menomale che non hai
> detto "energia pura"...)

Eheh Elio, ho letto le dispense che hai messo nel tuo sito ed ho volutamente
evitato quel termine =)


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Received on Mon Jul 14 2003 - 10:57:34 CEST

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