Re: Elica

From: Teo916 <matteo.sorini_at_virgilio.it>
Date: Fri, 18 Jul 2003 00:02:55 GMT

".:Cla:." <claudio.falorni_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:bf6aub$e48$2_at_lacerta.tiscalinet.it...
> Non credo si possa prescindere dall'attrito interno del fluido.
Esatto, la viscosit� c'� sempre e i fluidi inviscidi non sono ancora stati
trovati (ammesso che esistano).
Diciamo che a volte si pu� trascurare in aria... ovvero le resistenze di
pressione sono preponderanti rispetto quelle viscose.

Passiamo al sodo: tralasciando le propulsioni sistemi particolari tipo
Voith-Schneider o gli incipienti Jet-fan ad effetto Coanda (tra l'altro
molto esotiche
nonch� affascinanti), ti risparmio la teoria dell'elemento di pala (per la
quale ogni pala � considerata nella sua natura di ala) e passo alla pi�
"Piero Angelesca"
teoria del disco attuatore.
Per quest'ultima, l'elica varierebbe la q.t� di moto della corrente ovvero,
aumenterebbe la pressione totale nel tubo di flusso. Siccome per
questioni di continuit� la divergenza della velocit� deve esser nulla
(ovvero l'acqua che entra deve esser quella che esce e non pu� sparire)
se ne deduce che le velocit� subito prima e subito dopo l'elica non varia.
Ci� implica (per il teorema di Bernuolli) che l'unica pressione a variare �
quella statica poich� la pressione dinamica � costante.
Quindi la differenza di pressione tra le sue facce moltiplicata per l'area
del disco (in una prima approssimazione) mi fa la forza agente sull'elica
e quindi sulla nave.
Nota: sulla faccia anteriore si potrebbe raggiongere una pressione inferiore
alla tensione di vapore in quelle condizioni: ci� mi porterebbe alla
cavitazione...
ovvero alla formazione di bolle con grave danni alla strutture per
vibrazioni e shock termici.

> Quanto conta la geometria dell'elica per la spinta?
Concesso che resista alle sollecitazioni conta tutto! E' per questo che le
eliche marine fanno schifo: il loro rendimento � del 0.3/0.4 contro i
0.8/0.85 di
quelle aeronautiche.Le prime devono sottendere a sforzi maggiori che
implicano pale pi� tozze e meno "pulite" dal punto di vista fluidodinamico.

> Un elica piana potrebbe provocare una spinta?
Non ho ben capito cosa intendi... ma se intendi un elica con angolo di
calettamento nullo (angolo formato tra la corda di riferimento della pala e
il piano
normale all'asse di rotazione) e senza svergolamento (vuol dire che la
singola pala non si "torce" lungo la sua lunghezza) � un casino: a corrente
ferma s�... basta che
la pala abbia un profilo asimmetrico. Appena a corrente si muove cambia
l'incedenza relativa tra la velocit� della pala e della corrente e in
pratica dopo un p� si arriva ad una condizione di non-spinta (ovvero
all'incidenza di portanza nulla del profilo). Qui la viscosit� rallenta la
corrente e l'elica torna a spingere.
Non ci vuole molto a capire che si tratta di un equilibrio stabile. Cmq dopo
molto poco tempo.

> E per l'elicottero nell'aria cosa cambia??
Niente, a meno di certi casini appena l'elicottero si muove... ma questi non
snaturano i concetti ma limitano solo le velocit� massime degli elicotteri.

Ora si scappa perch� � tardi: per chiarimenti o correzioni sono disponibile.
Se ti interessa approfondire un pochettino beccati sto pdf:
http://www.aero.polimi.it/~bindo/bacheca/MeccanicaVolo/dispense/cap7.pdf
Spero di esser stato chiaro.
Buona notte!
In fede,
    Teo
Received on Fri Jul 18 2003 - 02:02:55 CEST

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