Aff, in data Sun, 29 Jun 2003 08:54:27 GMT, ha scritto in
"it.scienza.fisica" nel thread "Re: Ma come si giustifica l'ESISTENZA?":
> > infatti non ci vedo nulla di strano nel fatto che un computer in futuro
> > possa ragionare come un essere umano (o molto diversamente magari). del
> > resto non siamo noi stessi dei 'computer biologici', fatti di cellule e
> non
> > di transistor??
>
> Vedi, il problema non � 'ragionare' come un essere umano. Per quello io
> credo che si avranno dei calcolatori che ragioneranno come 1000 esseri
> umani. Il problema � 'sentire' (non nel senso uditivo) come un essere umano.
Questa tua frase mi ricorda la risposta che diedero dei bambini in USA alla
domanda "che differenza c'� tra gli uomini e i computers?".
Pare che la risposta pi� comune sia stata che i computer pensano (think) e
gli uomini sentono (feel).
Non sono molto d'accordo con questa tua risposta, semplicemente perch� noi
non sappiamo bene cosa sia il sentire (nella tua accezione: quella che
l'inglese appunto traduce con "to feel").
Personalmente (e avviso che condivido le idee della "IA forte") ritengo che
il sentire, probabilmente un sottoprodotto inevitabile dell'autocoscienza,
sia un epifenomeno (cio� un fenomeno che proviene dal risultato complessivo
di una serie di azioni nessuna delle quali di per s� giustifica tale
risultato). L'interazione complessa ed organizzata di un centinaio di
miliardi di neuroni e di migliaia di miliardi di sinapsi � un meccanismo di
computazione cos� immenso che � impossibile dire cosa pu� e non p�o fare.
Anzi lo sappiamo benissimo: fa una mente.
Ciao!
--
Roberto Rosoni
<roberto.rosoni_at_liberoLock.it> (Remove the Lock in your replies)
"Pronto? E' il Laboratorio di IA?" "No, guardi, qui non c'� nessuno eccetto alcune macchine molto complicate..."
Received on Sun Jun 29 2003 - 11:57:33 CEST