Re: Ma come si giustifica l'ESISTENZA?
"Luca R." <luca_at_none.it> ha scritto nel messaggio
news:3EFA23EE.30307_at_none.it...
> trabajo wrote:
> > Da filosofo mi sono posto pi� di una volta questa domanda immensa e
> > inquietante. L'unica non-risposta che ho trovato � la datit�
dell'esistenza,
> > ovvero: l'esistenza � un dato di fatto ingiustificabile, ma
corroborabile
> > con la percezione di qualcosa di esterno a noi stessi.
> > Si dice che Gadamer, dopo lunghissimi studi, abbia corretto la
traduzione
> > "Essere e pensiero sono la medesima cosa" della frase parmenidea con
"Essere
> > e percepire sono la medesima cosa": se percepiamo qualcosa, significa
che
> > qualcosa esiste.
>
> altri hanno detto:
>
> "cogito ergo sum"
>
> e
>
> "tutto cio` che e` reale e` razionale"
>
> le quali parebbero, stiracchiando il loro significato originario,
> corroborare l'ipotesi attuale che lo spazio esiste in quanto puo` essere
> percepito... esisterebbe se non ci fosse alcuno in grado di percepirlo?
Qualcuno ha pure detto "esse est percipi" che mi sembra centrare meglio ci�
che vuoi dire
> una domanda del genere ha significato, non essendo possibile verificare
> la cosa se non mediante un essere capace di percepire?
No, infatti gli sviluppi ontologici dopo Kant sono quasi esclusivamente
immanentistici. Non conosceremo mai l'oggetto in s�.
Received on Thu Jun 26 2003 - 21:25:38 CEST
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