Re: One way speed of light (owsol)

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Sat, 27 Mar 2021 16:14:49 -0700

On 03/27/21 0:49, Bruno Cocciaro wrote:

> Beh, il tuo intento è stato subito chiaro il tuo intento, almeno per me.

:)

> E ho provato a spiegare dove è l'errore. La spiegazione più dettagliata
> è nel file di cui ho mandato ieri sera il link. La sostanza è che dalle
> misure di
> Dtau: intervallo di tempo misurato dall'orologio viaggiatore dalla
> ricezione del segnale n_esimo alla ricezione del segnale n+1_esimo;
> Dt0: intervallo di tempo misurato dall'orologio fermo con la sorgente
> dall'emissione del segnale n_esimo all'emissione del segnale n+1_esimo;
> Dx: spostamento (misurato nel riferimento di quiete della sorgente)
> dell'orologio viaggiatore dalla ricezione del segnale n_esimo alla
> ricezione del segnale n+1_esimo;
> puoi determinare c tramite la relazione Doppler che è
> Sqrt[(c*Dtau)^2+Dx^2]=c*Dt0+Dx
> se l'orologio viaggiatore si sta allontanando dalla sorgente o
> Sqrt[(c*Dtau)^2+Dx^2]=c*Dt0-Dx
> se si sta avvicinando. E c *non è* la velocità one-way della luce ma la
> velocità di andata e ritorno della luce.

Alcune considerazioni. Ho sempre detto di stare nel campo classico,
perche' e` il limite per v<<c della relativita`.

Nella tua dimostrazione, secondo me inutilmente complicata con gli
orologi a luce, c'e` la velocita` andata ritorno c che descrive i due
orologi a luce perche' l'impulso luminoso fa un percorso chiuso e torna
allo stesso punto nel riferimento dell'orologio.

Pero` nel tuo conto consideri il percorso A-F-A-B e l'ultimo tratto AB
e` one way, il fascio non torna nello stesso punto. Stai usando c anche
per il tratto AB, per cui ho l'impressione (non ho verificato tutti i
conti) che nella (9) il c sotto radice sia quello solito, mentre quello
non sotto radice e` one way.

C'e` poi ancora una cosa che evidentemente non ho capito, in questo caso
pero` e` proprio una mia mancanza. Dici che l'impulso della sorgente
viaggia lungo A-F-A-B, quello del ricevitore percorre A-C-B e i due
impulsi arrivano contemporaneamente in B (ipotesi che avevi fatto in
precedenza).

Se cosi` fosse l'orologio ricevitore, nel suo riferimento, misurerebbe
un intervallo Dt0, proprio come l'orologio sorgente e non misurerebbe
nessun doppler. In realta` l'impulso che arriva su B dalla sorgente
arriva dopo di quello che arriva da C.

Certo che un disegno piu` chiaro avrebbe aiutato. Per i disegni rapidi
uso un programma grafico con cui esporto in pdf o eps e poi importo in
latex, viene molto meglio!

>
> La velocità che indica il tachimetro è in realtà la grandezza non
> convenzionale Velocità V=Dx/Dtau, non la grandezza convenzionale
> velocità v=Dx/Dt.

Per entrambi i tipi di tachimetri che ho indicato in precedenza (misura
del numero di giri delle ruote nell'unita` di tempo e correnti di Foucault)?

> La cosa risulterebbe chiarissima se il limite fosse
> sulla velocità v (e le multe arrivassero a casa sulla base del tutor,
> cioè rilevazioni fatte da orologi, sistemati lungo il percorso,
> precedentemente sincronizzati secondo la relazione standard) e fosse,
> poniamo, v<c/2. Ti accorgeresti che, anche se il tuo tachimetro ha
> sempre segnato V=0.55*c, secondo il tutor hai viaggiato alla velocità
> v=V/[(1+(V/c)^2)^(1/2)] = V/gamma = 0.482 c
> e non ti arriverebbe alcuna multa.

Restiamo con i piedi per terra: se v<<c, (v=28 m/s), quanto e` diversa V
da v? Di quanto differisce Dt da Dtau?

Se viaggio a 28 m/s e ricevo un segnale emesso a 450MHz (se vuoi pensare
a un orologio a luce considera i due specchi distanti 333mm) a che
frequenza ricevo il segnale? Puoi per favore fare il conto e vediamo se
viene simile alla mia misura?

Quando sono importanti gli effetti relativistici rispetto alla misura
classica?

Leggendo il tuo scritto (in B i due segnali arrivano contemporaneamente)
sembra quasi che dica che il doppler e` dovuto alla dilatazione
temporale di del ricevitore visto dalla sorgente, cosa che ovviamente
non penso che tu possa dire neanche sotto tortura :). Sarebbe il duale
di quanto detto da un noto matematico tuttologo che diceva che la
dilatazione temporale era dovuto al doppler (non usava queste parole ma
la sostanza era quella) :D

Ho letto l'altra tua risposta, ho qualche dubbio che in natura ci sia un
essere dispettoso che cambia il settaggio degli orologi del tutor :).
Oppure lo si puo` ipotizzare, ma a quel punto vale tutto!

Nel doppler classico non ci sono orologi sincronizzati ne' percorsi
chiusi, e tantomeno tachioni :) per i quali vale la battuta

- Mi faccia un caffe`
- Un tachione entra in un bar.

Grazie per tutto il tuo impegno.


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