Doppia agli assi ha scritto:
>> Un solenoide senza nucleo e di resistenza nulla e' un induttore ideale?
>> Ha un'induttanza ben definita dalla sua geometria (cioe', almeno in
>> linea di principio, calcolabile in modo univoco)?
>> Io dico di no!
> come no? ha un'induttanza definita *esclusivamente* dalla sua geometria. se
> ci metti il nucleo, approssimativamente, devi moltiplicare il valore
> dell'induttanza per la permeabilit� magnetica relativa del mezzo, che pu�
> essere anche pi� di 10^3 se non sbaglio.
Il problema e' teorico e rognoso!
Qualche formula sballata per stimare grossomodo l'induttanza di un
solenoide reale la conosco anch'io... ;-)
Il coefficiente di autoinduzione e' definito per circuiti _chiusi_ (e
campi lentamente variabili). Gia' qui ci sono serie difficolta'!
Sapresti calcolare (in linea di principio) l'induttanza di una spira
circolare di raggio R? Qual'e' il (sorprendente) risultato?
Dai poi un'occhiata al Vol.2 della fisica di Feynman.
Ammesso (e non concesso) che dopo tale lettura il problema per un
circuito chiuso sia risolto, rimane il fatto che un bipolo percorso
da corrente e' necessariamente "parte" di un circuito chiuso.
Non e' chiaro in base a quali considerazioni teoriche l'induttanza di
un circuito chiuso possa essere suddivisa tra le "parti geometriche"
che lo compongono.
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Elio Proietti
Debian GNU/Linux
Received on Tue Jun 17 2003 - 23:39:46 CEST