Ciao, mi presento: io sono un ricercatore universitario in fisica
matematica, sono di formazione un fisico teorico (moolto matematico
:-))))). Mi occupo per ricerca di teoria dei campi quantistica in
spaziotempo curvo e roba simile...
Con la ricerca in Italia siamo messi: bene dal punto di vista dei
risultati e del valore riconosciuto internazionalmente
e male dal punto di vista dei finanziamenti e delle opportunita' di
lavoro remunerato decentemente.
Vivere di sola ricerca si puo' vivere fino a quando ti pagano!
Ci sono varie possibilita'. Normalmente dopo la laurea, dopo il
dottorato di ricerca (con i nuovi ordinamenti ci vuole tra la laurea
ed il dottorato anche la laurea specialistica) uno per qualche anno
vive, se vuole fare quella carriera, come "borsista": prende borse di
studio/ricerca e svolge ricerca per l'universita' o altri enti di
ricerca statali (la ricerca privata non e' tanto "di moda" in Italia)
oppure "scappa" all'estero come tanti, forse per non ritornare piu'
(e da molti punti di vista farebbe benissimo).
Dopo un po' prende, se vince un concorso, un posto permanente di
ricercatore oppure... cambia lavoro (perche' non si puo' vivere a piu'
di 30 anni con stipendi da fame e senza la certezza di avere l'anno
successivo tale stipendio da fame).
La maggior parte dei dottori di ricerca sceglie alla fine, piu' o meno
costretta, la seconda alternativa.
La vita del ricercatore universitario (permanente), a parte lo stipendio
dei primi anni su cui stendiamo un velo pietoso
(a un mio collega ricercatore universitario in una grande citta' del
nord Italia e' stato recentemente negato un mutuo bancario perche; il
suo stipendio e' troppo basso...) e a parte casi (non infrequenti) in
cui uno e' costretto anche a svolgere troppa attivita'didattica
(ovviamente NON pagata), e' bella e gratificante. Almeno per me e'
cosi',tolti i due munti suddetti (farei a meno di insegnare ma purtroppo
devo tenere un corso e mezzo...).
Ho sotto gli occhi il testo della proposta di legge della Moratti per il
riordino del sistema della docenza universitaria. La si puo' scaricare
dal sito del MIUR. I rettori sono favorevoli e si dice in giro che
passera' sicuramente.
La legge prevede la piu' o meno totale liberalizzazione del "doppio
lavoro" per i docenti universitari e la messa in esaurimento dei posti
da ricercatore universitario (cioe' non verranno piu' banditi concorsi).
Lo stipendio de professori sara' fatto da una parte fissa
(imprecisata) piu' una parte variabile in relazione a non meglio
precisate "attivita' di ricerca, didattica, di acquisizione di risore
umane... oggetto di specifico incarico stabilito con contratto individuale."
Infine ci sara' la definizione di posizioni di ricercatori temporanei
per 5 anni dietro concorso (valutazione comparativa delle singole
universita') con possibilita' di rinnovo del contratto per altri 5 anni
e basta.
Non si parla di AUMENTO DELLO STIPENDIO per controbilanciare
la precarieta' introdotta. Se in quei 10 anni uno non diventa, vincendo
un apposito concorso, professore associato, deve lasciare l'universita'.
La ciliegina arriva qui e secondo me dimostra la malafede della legge:
se uno dopo 10 anni non e' riuscito a diventare associato
automaticamente diventa di ruolo come docente nelle scuole elementari,
medie o superiori a seconda della materia in cui ha svolto per 10 anni
ricerca (magari senza fare nemmeno 5 minuti di lezione).
Gli anni passati in universita' sono un titolo preferenziale
per accedere ai ruoli di dirigenza...
Ma non e' tutto: se uno diventa associato, mica lo diventa a tempo
indeterminato: e' in prova per 6 anni. Poi l'universita' deve decidere
se tenerlo come associato permanente oppure mandarlo via. In tal caso
scatta nuovamente il meccanismo di sopra del ruolo nelle scuole oppure
(non si capisce bene come dal testo) in altra amministrazione pubblica e
Gli anni passati in universita' sono nuovamente un titolo preferenziale
per accedere ai ruoli di dirigenza...
Infine, la legge non e' chiara su questo punto, se uno diventa ordinario
dopo essere stato confermato come associato, rimane ancora i soliti 6
anni in prova e poi puo' essere "respinto". A questo punto cosa
significa? Torna ad essere associato oppure no? Non si capisce bene.
Cia a tutti, Valter
Luigi wrote:
> Ciao a tutti,
>
> qualcuno di voi sa dirmi come siamo messi con la ricerca in fisica qui in
> Italia? In che settori della fisica si lavora di pi�? Si pu� vivere di sola
> ricerca o necessita un'attivit� extra (docenza ad es.) a causa del poco
> guadagno?
>
> Grazie in anticipo
>
> --
> Luigi
Received on Thu Jun 12 2003 - 11:29:07 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:29 CET