Re: raggiungere la velocità della luce

From: rez <rez_at_rez.localhost>
Date: Tue, 10 Jun 2003 22:53:21 GMT

On 7 Jun 2003 01:25:05 -0700, Antonio wrote:

>Avrei bisogno di una delucidazione,
>c'e' qualcosa che non tengo in questo ragionamento?

Si`, perche' la legge che riporti: V=at, e` valida si`, ma solo
in cinematica che e` come dire senza tener conto delle masse dei
corpi in moto, ne' tantomeno delle forze che generano
l'accelerazione costante a.

>Se un astronave viaggiasse con un'accelerazione costante a=10 m/s^2
>nel vuoto (lo spazio)
>dalla formula V=at ricaviamo che
>impiegherebbe circa 1 anno per raggiungere la velocit� della luce.

Ti diro` di piu`. Le tue previsioni sono esatte e rigorosissime.
Dopo un anno (se hai fatto bene i conti) il punto sotto
accelerazione costante di 10 muove certamente a velocita` c.

>Se il ragionamento � corretto perche' si discute tanto sulla
>possibilit� di raggiungere tale velocit�?

Perche' in RR risulta che e` irragiungibile da una qualsiasi
particella materiale, non da un punto geometrico calcolato a
tavolino.

Inoltre nello schema tuo, proprio perche' cinematico, non c'e`
legame tra causa ed effetto, cioe` tra forza e accelerazione.
In altre parole la cinematica puoi pensarla come un semplice
esempio/significato geometrico-fisico di formole matematiche,
quasi fosse un gioco.
[Cerca con google i post, anche su it.scienza, che trattano
dell'effetto faro con velocita` (cinematiche!) utraluminali]

>Pu� un veicolo reale viaggiare con una tale accelerazione
>costantemente per un anno ?

Secondo la RR no, e sembra proprio no anche sperimentalmente.

Il motivo e` che la massa "inerziale" [*] aumenta man mano che
il corpo accelera. Questo comporta di dover man mano aumentare
la forza per farlo accelerare sempre di 10 e ad un certo punto
prima o poi non ci se la farebbe piu`.. anche per meno di 10.

[*] La massa inerziale misura la resistenza che un corpo oppone
alla forza che vuol farlo accelerare o frenare. In RR la massa
inerziale in un laboratorio (es.: sincrotrone) e` la cosiddetta
massa relativa ed e` variabile: m=m_0/sqrt(1-v^2/c^2), dove m_0
indica la massa propria o "di riposo", cioe` la massa a corpo
fermo.

-- 
Ciao,		| Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda	| E-mail: remigioz_at_tiscali.it
	-- Linux 2.4.18 su Debian GNU/Linux 3.0 "Woody"
Received on Wed Jun 11 2003 - 00:53:21 CEST

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