Il 04 Giu 2003, 19:00, Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto:
> Ciao, io invece ci ho pensato subito perche', per puro caso, sto scrivendo
> un articolo su un particolare sistema che ammette una rappresentazione
> centrale dell'algebra di Virasoro come algebra di generatori delle
simmetrie...
> Dal punto di vista molto astratto la faccenda e' la seguente.
> I gruppi di simmetria finitodimensionali nascono da rappresentazioni
> unitarie di un gruppo di isometrie dello spazio ambiente. I gruppi
> di isometria di una varieta'sono sempre gruppi di Lie finitodimensionali.
> Quando invece hai invarianza conforme, non ha piu' nessuna scala di
riferimento
> e non ha senso parlare di isometrie. Il gruppo geometrico interessante
> e' allora quello dei diffeomorfismi dello spazio ambiente. Ma tale gruppo
> non e' finito dimensionale! Quando lo rappresenti quantisticamente
> ottieni un'algebra di Lie infinito dimensionale.
> Ciao, Valter
Oniricamente:
fisica in forma di poesia.
D'altra parte forse esiste un argomento euristico che giustifica questa
necessita', quando considero un campo in seconda quantizzazione quello che
conta sono gli elementi di matrice per l'operatore numero ed i propagatori
che accoppiano vertici, una creazione puo' esser vista come somma
di numeri di grassmann, la cui fase e' in un certo senso arbitraria.
Per superare questo tipo di arbitrarieta' l'unica cosa che rimane in
piedi sono i gradi topologici. Usati come indice di singolarita', oppure
come indice in senso "liscio". D'altra parte quando uno rinormalizza una
teoria come la QED va a pensare ad infiniti termini ad un loop, e la
convergenza deriva dalla fortuna di trovare un progressione geometrica che
riesce a sommare. E trova che questa serie e' in qualche modo indipendente
dalla particella, ma dipende solo dal propagatore.
Se invece uno pensasse il campo esterno come una deformazione
geometrica dello spazio, uno potrebbe pensare ad un piano inclinato
su cui agisce una deformazione che non dipende dalla carica ma introduce
un cambiamento di fase da punto a punto dello spazio. Ed alle particelle
come grumi di deformazione se non come monadi... piu' o meno sconnesse da
fenomeni di caustica. (ovvero di singolarita' metrica).
Ora io sono ignorante e questa e' una mail piena di c...te, pero' a
volte capitano gli articoli su "Le Scienze" con frasari
simili e puo' darsi che un non addetto ai lavori potrebbe non
possa riconoscere la differenza.
Ora non c'e' problema quando
qualcuno vuole spiegare cosa lui trova di affascinante e semplice
e spiegabile e perche' le cose che studia sono interessanti, penso
che le difficolta' sorgano quando uno cerca di tradurre le cose che non
ha capito in immagini comprensibili. Quindi quando la gente prova a
raccontare
lo stato della ricerca. Penso che questo possa essere un criterio utile a
distinguere fra divulgazione affidabile e divulgazione di cui diffidare.
Tuttavia mi ricordo con quanta emozione leggevo quelle sfilze di "sogni".
Per contrasto, se quando hai scritto l'articolo mi dici dove posso andarlo
a leggere, sarei ben lieto di "aprire gli occhi".
fiducioso.
P.s.: sono i sogni che muovono il mondo,
pero' raccontarli e' un po' tradirli.
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> Valter Moretti
> Faculty of Science
> Department of Mathematics
> University of Trento
> Italy
> http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
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Received on Wed Jun 04 2003 - 20:46:44 CEST