Re: Gli osservatori in meccanica quantistica

From: <armageddon99_at_libero.it>
Date: Tue, 03 Jun 2003 15:10:59 GMT

> > Su un fatto hai perfettamente ragione: al fisico non � richiesto solo
di sviluppare formalismi matematici, gli � richiesto anche di sapersi
> > empaticamente relazionale con chi gli sta attorno...
>
> non sono mai stato bravo a comunicare.

scusami, sono stato un po' duro, qualcuno disse che non si pu� dire di
aver compreso veramente qualcosa se non si � in grado di spiegarla ad
un bambino di 3 anni, una capacit� dialettica sulla quale credo davvero
valga la pena di investire, se ci pensi i pi� grandi fisici della storia sono
stati anche grandi divulgatori (Einstein e Russell tanto per fare due
nomi)....

> no, non ho l'autorizzazione ministeriale, ma ho delle mie idee,
> ereticissime, sul perche' del tutto. Perche' non ve le propino? perche'
> sono solo una accozzaglia di parole e rimarranno tali fin quando non
> avro' trovato il modo di formalizzarle un pochino.

Peccato. Lo dico sinceramente. Sono convinto che l'interazione
pubblica su questi temi come su qualunque altro tema di carattere
filosofico-scientifico produca un effetto moltiplicatore sia sulle idee, sia
sui risultati concreti di idee seppur allo stato embrionale.

Vi sono per� almeno un paio di effetti collaterali purtroppo:

1) il rischio dello "sputtanamento" (se mi passi il termine) nel'ambito del
gruppo/comunit� nella quale si interagisce (sia essa virtuale come un ng
o reale come un seminario) nel momento in cui si avanzano ipotesi da
sottoporre a critica che non siano conformi alla dottrina "ufficiale".
Il massimo rischio concreto � quello di vedere saltare delle poltrone per
"eresia scientifica": molte buone idee sulla carta vengono tenute nel
cassetto per non alterare delicati equilibri raggiunti dopo anni di duro
lavoro accademico.

2) la perdit� della chiara paternit� di un'idea se essa viene diffusa in
modo informale e senza una completezza in una o pi� delle sue parti.
Essa finisce per essere corretta, rielaborata, migliorata, un po' quello
che avviene nel software OpenSource. Spesso per� � in questo modo
che si ottengono i risultati qualitativamente migliori e nel minor tempo
possibile.


> >
> Una domanda:
> gli aerei volano perche' a fondamento del tutto ci sono le leggi della
> fisica o perche' esiste un'entita' chiamata "Dio" che ha incaricato i
> suoi "angioletti" di muovere i fili invisibili che li sostengono in modo
> da farci sembrare che le leggi della fisica siano valide e che noi si
> abbia l'illusione di sapere perche'(il perche' ultimo) volano gli aerei?
> Non e' una provocazione. Potrebbe anche essere cosi' per ogni
fenomeno osservato.

Anch'io ho usato questo esempio in passato e mi piace perch�
chiarisce bene la differenza tra fisica e metafisica.
La fisica descrive la natura creando modelli approssimati del suo
funzionamento basandosi su esperienze oggettive e riproducibili.
Tutto il resto � metafisica, il regno del non dimostrabile oggettivamente.
E nota che il regno della metafisica � infinitamente pi� vasto del regno
della fisica, ed � limitato esclusivamente dall'immaginazione e dalla
fantasia umana.

La differenza sostanziale consiste nel fatto che le teorie fisiche le puoi
confrontare fra loro, le puoi sottoporre a verifica, le puoi fare scontrare
sul ring dell'attendibilit� scientifica e alla fine, in ogni periodo storico
considerato, una sola risulta vincente e superiore alle altre se non vi
sono ostruzionismi alla libera circolazione delle idee.

Le teorie metafisiche hanno per definizione tutte la stessa autorit� una
rispetto all'altra, non c'� una teoria metafisica migliore di un altra per
spiegare un fenomeno, hanno tutte pari dignit� proprio perch� non sono
dimostrabili per definizione. Esse non potranno mai salire su un
ipotetico ring di "attendibilit�".
Addirittura vi possono essere teorie metafisiche che strumentalizzano
una teoria fisica salendoci in groppa come un parassita si attacca ad un
animale per succhiarne il sangue (avrai capito di quali teorie
metafisiche parassite sto parlando...) .
Ed � esattamente l'esempio del volo dell'aereo che viene spiegato
aggiungendo un layer metafisico (dio che gestisce l'angelo) al layer
fisico (portanza, azione e reazione e tutto il cucuzzaro...).

Ma in realt� qualunque altro layer metafisico immaginabile potrebbe
giustificare in modo altrettanto elegante il volo dell'aereo, anzi potremmo
addirittura aggiungere un ulteriore layer metafisico parassita al layer
parassita di dio, assumendo che vi sia il GrandePuffo che manovra dio
che a sua volta guida l'angelo che a sua volta guida l'aereo simulando le
leggi fisiche conoscibili dall'uomo.

Allora qui capisco dove tu voglia arrivare: eliminiamo tutto ci� che �
metafisico e non dimostrabile per definizione perch� non aggiunge nulla
di concreto alla nostra esperienza fisica, quella del puro formalismo
matematico.
Una sana sforbiciata del rasoio di Occam a tutto ci� che aggiunge
complessit� senza fornirci elementi aggiuntivi di comprensione dei
fenomeni.

E su questo punto sono perfettamente d'accordo: separare ci� che �
esperienza da ci� che � interpretazione, la quale fintanto che permane
indimostrabile, rimane metafisica.
Ma questa separazione implica semplicemente una consapevolezza
della separazione di due domini (fisico e metafisico) che non devono
essere mescolati e posti sullo stesso piano pena l'impossibilit� dello
sviluppo stesso della scienza.

Ma ci� non significa che il fisico-filosofo non possa attingere dal
dominio del metafisico riuscendo a promuoverlo al dominio del "fisico"
grazie ad una intuizione.
E l'esempio del racconto della luna � illuminante in questo senso: grazie
ad una interpretazione metafisica, l'allievo ha diretto gli sforzi della
ricerca scientifica in una direzione tale da riuscire a promuovere quella
intuizione in quel tempo facente parte del dominio metafisico
(luna=sfera) in una conquista del dominio della fisica.

Per questo motivo lo sforzo interpretativo della natura � fondamentale,
assume il ruolo della vedetta (metafisica) che deve decidere una delle
centinaia di rotte percorribili dal Titanic (fisica) per evitare che finisca
per speronare un iceberg (una ricerca finanziata allo scopo di scoprire
la natura degli angeli che sostengono gli aerei in volo, per rimanere in
tema ... ;-)) .

bye
armaged
Received on Tue Jun 03 2003 - 17:10:59 CEST

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