armageddon99_at_libero.it wrote:
> > Se e' la stessa, come lo spieghi con il tuo modello di elefanti e
> > bicchieri?
>
> La rappresentazione "circense" vuole solo rappresentare in modo
> scherzoso (con una punta di irriverenza lo riconosco... ;-)
> l'incapacit�
> del fisico di misurare con la massima precisione un osservabile come
> la posizione dell'elettrone e nello stesso tempo anche la velocit�
> dello stesso senza introdurre un'alterazione sensibile nella
> prima o nella seconda misura, nella metafora, causando la
> rottura del vaso di cristallo.
Non sono sicuro che tu abbia capito quello che voleva dirti il
Moretti, in forma (forse volutamente) ermetica.
In certi sistemi (anche molto comuni, come un elettrone in un atomo!),
se misuri prima l'energia, poi il momento angolare, e poi
nuovamente l'energia, non vi e' alcun elefante che fracassa i
cristalli! In altre parole, queste due osservabili sono compatibili
(perche' se calcoli il loro commutatore ecc.... lasciamo perdere).
E allora che razza di elefante e' questo che agisce solo su certe
coppie di osservabili (quelle incompatibili) e non su altre coppie
(quelle compatibili) ?!
Il Moretti sembra insinuare qui che tu non abbia una
competenza sufficiente per dare una spiegazione, al di la'
delle metafore pittoresche e circensi (elefanti o altro):
non sono certo queste il problema, almeno per me (visto che
sono gia' stati usati gatti ed altro), ma il problema e'
che il paragone circense deve essere attinente e dettagliato.
> > Non capisco bene: tu sostieni che il principio di H. sia
> > "aggirabile" in qualche modo?
> E' un auspicio.
Pero' anche qui il Moretti potrebbe indagare sul fatto che tu
conosca che cosa dice tale principio, che peraltro nell'attuale
formalismo non e' affatto un principio, bensi' una conseguenza
del fatto che i soliti commutatori ecc. ecc. ...
> Il forte dubbio consiste proprio nel fatto che vi possano
> essere interazioni ancora intentate dai fisici che riescano
> ad evitare di
> alterare la velocit� dell'elettrone quando se ne misura la
> posizione con precisione.
Cerco sempre di interpretare il Moretti (ma magari sto
sbagliando tutto... :-).
La speranza e' bella, pero' bisogna argomentarla bene.
Prima dovresti capire bene perche', per adesso, si dice che
la posizione e l'impulso sono osservabili incompatibili.
Vi sono state fior di teorie per aggirare l'indeterminazione,
e non e' che abbiano avuto grande successo. Perfino Bohm
con le sue onde pilota ha rinunciato a dare un significato
univoco e sempre definito alla velocita' (per lui esiste
solo la posizione).
Altrimenti rischi di farti prendere in giro da Bohr, che disse:
"Possiamo sperare che un giorno 2 + 2 faccia 5, perche' cio'
sarebbe vantaggioso per le nostre finanze".
Ciao,
Fabrizio
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Received on Wed May 28 2003 - 12:53:17 CEST