Mario Leigheb ha scritto:
> luciano buggio wrote:
> > ***Anche quando un singolo atomo � eccitato ed emette, da esso si diparte
> > in ogni direzione una stermianta quantit� di "particelle"***.
> Mi pare che i processi di assorbimento che seguono i fenomeni di
> emissione spontanea o ricombinazione radiativa escludano la
> sterminata quantit� di "particelle" in favore della particella signola.
> Mi vengono in mente l'effetto fotoelettrico...(cut)
Andiamo con ordine partendo da questo.
Si sa che se invio l'emissione monofotonica su di una piastrina metallica
non sempre rilevo qualcosa: l'effetto fotoelettrico ha luogo supponiamo
una volta su dieci, e si dir� che il rendimento del fotorilevatore � dell
10%.
Supponiamo che ci� significhi che un fotone ha dieci probabilit� su cento
di impattare su di un elettrone, per produrre poi l'effeto cascata che
rende visibile il fenomeno.
Tra paarentesi non sta quindi solo a me render conto della fine che fanno
i fotoni che non interagiscono con gli elettroni, e non ce ne occuperemo,
ma abbiamo anmmesso per principio che l'interazione possa non avvenire,
per esempio immaginando che un fotone debba centrare perfettamente (o
passargi molto vicino per interagire con esso ) un elettrone.
A questo punto posso ipotizzare un altro rendimento del fotomoltiplicatore.
Pensando che la pi� debole emissione consista in un grande numero (q) di
particelle, se vedo che una volta ogni dieci emissioni il rilevatore si
attiva, potr� dire che il rendimento (cio� la probabilit� che un fotone
impatti contro un elettrone) � 1/10q.
Come vedi quanto si osserva (il rilevaotore scatta una volta su dieci), �
compatibile anche con l'affermazione che la pi� debole emissione consiste
di q particelle.
Aspetto le tue controindicazioni.
Ciao.
luciano Buggio
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Received on Mon May 26 2003 - 12:03:50 CEST