> Se e' la stessa, come lo spieghi con il tuo modello di elefanti e
bicchieri?
La rappresentazione "circense" vuole solo rappresentare in modo
scherzoso (con una punta di irriverenza lo riconosco... ;-) ) l'incapacit�
del fisico di misurare con la massima precisione un osservabile come
la posizione dell'elettrone e nello stesso tempo anche la velocit� dello
stesso senza introdurre un'alterazione sensibile nella prima o nella
seconda misura, nella metafora, causando la rottura del vaso di cristallo.
> Non capisco bene: tu sostieni che il principio di H. sia "aggirabile" in
> qualche modo?
E' un auspicio. Il forte dubbio consiste proprio nel fatto che vi possano
essere interazioni ancora intentate dai fisici che riescano ad evitare di
alterare la velocit� dell'elettrone quando se ne misura la posizione con
precisione.
Un'interazione di tipo elettromagnetico come un fotone potrebbe soffrire
intrinsecamente del limite suggerito da Heisenberg rendendo impossibile
una precisione superiore per entrambe le misure effettuate
contemporaneamente.
Trovare il modo di osservare un elettrone superando i limiti imposti da H.
� possibile ? C'� chi giura che � impossibile ma personalmente ho
come la percezione che in realt� si tratti solo di un limite imposto dai
mezzi usati per l'interazione.
Vogliamo provare con dei neutrini elettronici (massa di un milionesimo
di quella dell'elettrone e privi di carica) e vedere che succede ?
Prima bisogner� riuscire a costruire un cannone neutrinico per�... ;-)
bye
armaged
E' una legge di natura (e in tal caso gli elettroni e le
> particelle sono dei "noumeni" e questo genere di strade in scienza
finiscono
> subito), oppure e' un limite della nostra tecnologia o cosa secondo
te?
> (mi riferisco alla tua affermazione
> > Se invece dell'elefante si riuscisse a far entrare nella nube un
rivelatore
> > di un ordine di grandezza meno invadente si riuscirebbe a vedere
> > l'originale natura dell'elettrone senza stravolgerla, _qualunque essa
sia_.)
>
> Riguardo all'idea generale che "quando osservo il sistema lo perturbo"
> ho la seguente questione.
> Prendi un sistema quantistico invariante per rotazione. Misura
l'energia e
> quindi fissane il valore. Successivamente misura il momento angolare
totale,
> infine rimisura l'energia. Hai perturbato il sistema oppure no? Piu'
precisamente
> hai perturbato, con la misura di momento angolare, l'energia del
sistema fissata
> con la prima misura? In altre parole l'energia che misuro alla fine e' la
stessa
> che ho misurato all'inizio oppure no?
> Se e' la stessa, come lo spieghi con il tuo modello di elefanti e
bicchieri?
>
> Perche' vedi, senza offesa, o tu hai qualcosa che dice qualcosa di
piu' preciso
> della MQ oppure le "rappresentazioni" mentali basate su metafore
come
> "elefanti e bicchieri" o su nubi di "non-so-che-cosa-sia-ma-lo-
chiamo-elettrone"
> non servono a molto e ti potrebbero distolgliere dalla comprensione di
che cosa
> dice, tecnicamente, la MQ (cche racchiude praticamente tutta la
fenomenologia
> nota sui sistemi microscopici, che per sviluppare nuove teorie e'
ancora piu'
> importante della MQ stessa). Questo se sei un fisico o in procinto di
diventarlo,
> altrimenti puoi pensare quello che vuoi.
>
>
> Ciao, Valter
>
> ------------------------------------------------
> Valter Moretti
> Faculty of Science
> Department of Mathematics
> University of Trento
> Italy
> http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
Received on Tue May 27 2003 - 12:08:50 CEST