Re: Gli osservatori in meccanica quantistica

From: Eleonora Norese <noresina_at_libero.it>
Date: Tue, 27 May 2003 09:26:56 GMT

"Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:3ECB7D8D.4050702_at_hotmail.com...
| Ciao ad entrambi,
|
| la questione e' interessante pero' e' mal posta per vari motivi.
|
| 1) prima di tutto bisogna dire chiaramente che cosa e' un OSSERVATORE
| in MQ. Il formalismo non richiede affatto che la cosa che si chiama
| "osservatore" sia un entita' cosciente. Semplicemente la MQ assume
| che esistano oggetti "microscopici" ed oggetti "macroscopici"

........

La distinzione tra microscopico e macroscopico ( mi ) rimane comunque molto
oscura.
Mi pare troppo semplicistico dire che macroscopico � tutto ci� che �
"lontano" dalla costante di Plank.
Mi vien da pensare che l'interazione tra un oggetto microscopico ed uno
macroscopico sia comunque limitata ad oggetti microscopici
( ad esempio se faccio incidere un elettrone su un cristallo l'interazione
si descrive considerando solo qualche strato degli atomi del cristallo.
Un fotone che interagisce con un'emulsione fotografica fa reagire soltanto
un numero piccole di molecole di ioduro d'argento, al limite una sola )
Non � solo questioni di dimensioni.
Anche se non consideri la coscienza, il problema della riduzione della f
d'onda non fa che spostarsi.
Un pezzo di ferro � in grado di generare il salto della funzione d'onda del
fotone con cui interagisce?
E una goccia d'acqua di 100 molecole? e un gas molto esteso nello spazio, ma
la cui densit� � soltanto quella di un atomo al metro cubo?

........

| 3) Il problema della non localita' e' ancora un'altra questione che
riguarda
| il rapporto tra la teoria della relativita' speciale e la meccanica
quantistica.
| Apparentemente le due teorie sembravano venire in conflitto, ma nella
realta' cio'
| non accade e le due teorie risultano compatibili. Cio' avviene
sacrificando
| la localita' a causa di correlazioni tra eventi disconnessi
causalmente,
| ma vietando comunque la possibilta' di trasmettere informazioni piu'
velocemente della
| luce.

--------

Questa della non localit� � un'altra cosa strana.
La mente ( almeno la mia ) tende ad impazzire debolmente a pensarci: oscilla
tra la necessit� di considerare i due fotoni intrecciati come unica cosa (
ma che � 'sta cosa ? ) e la visione di oggetti senza massa e senza energia
( senza informazione ), che dunque si spostano senza i limiti della
relativit�, che vengono emessi quando si fa collassare la funzione d'onda.
In ogni caso mi viene da pensare che la non localit� sperimentale ha messo
le mani su un nuovo oggetto fisico: il mediatore della mutua "dipendenza"
tra i due fotoni.
Come descriverlo? Quali le propriet�?

Ciao
Eleonora
Received on Tue May 27 2003 - 11:26:56 CEST

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