Re: Principio di equivalenza

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Tue, 20 May 2003 09:53:24 +0200

Bruno Cocciaro ha scritto:

> "luciano buggio" <buggiol_at_libero.it> wrote in message
> news:b9t1b5$equ$1_at_news.newsland.it...
> [...]
> > La prima conseguenza che vedo non sar� naturalmente condivisa, ma credo di
> > avere il diritto di esternare le mie conclusioni, che ho cercato di trarre
> > da un ragionamento esclusivamente logico, che si serve della teoria dei
> > limiti e del campo di esistenza di una funzione.
> > Questa conseguenza � che il PE non ha alcun valore, perch� � un enunciato
> > "sul nulla".
> > Questa � la conseguenza "forte" ...

> bene sulla conseguenza "forte", ti e' gia' stato risposto, sia da me che da
> altri; mi pare che tu permanga della stessa idea quindi direi che sia il
> caso di non ripetermi.
Rimango certo della mia idea, dal momento che nessuno mi ha contestato la
validit� dello stretto ragionamento logico, che di nuovo ripeto:
"Affinch� il PE possa valere pienamente (col rigore della matematica, ove
non si scherza con approssimazioni e concetti come quello della
trascurabilit�) bisogna che l'ascensore diventi puntiforme, col che non �
possibile alcun esperimento, nemmeno mentale: il PE � quindi un enunciato
sul nulla, poich� � nullo (=ha estensione nulla) il il suo dominio."
A fronte di questo ragionamento ogni argomentare mi suona come un
arrampicarsi sugli specchi.
>Continuo a non capire pero' se il tuo ragionamento lo
> estendi anche ad affermazioni del tipo "la proposizione 'la derivata di
> x^x=2*x' non ha alcun valore, perche' e' un enunciato "sul nulla" ".
No, non lo estendo..
MI pare di averti spiegato che la derivata in un punto non � assolutamente
un enunciare sul nulla: che anzi la derivata ha un significato preciso e
non equivoco solo se riferita ad un punto, come la tangente ad una curva
ha significato solo se riferita ad un punto della curva. L'intorno
infinitesimo del punto serve per determiarne il valore, facendo tendere al
limite il rapporto incrementale relativo all'intervallo esteso da cui si
parte: una volta raggiunto tale limite si fissa la "pendenza" della curva
in quel punto, ignorando le pendenze (diverse) delle tangenti nei punti
dell'intorno, che non hanno alcuna importanza (anche se ne hanno avuta nel
processo di calcolo) ai fini dell'enunciato finale. Con il PE l'enunciato
***ha invece bisogno***, proprio per avere senso ed essere espresso, ***di
un intervallo esteso***.
Ma � possibile che non si capisca???
(cut)
> "Questa limitazione locale del nostro SC (sistema di coordinate) e'
> assolutamente essenziale. Se la cabina del nostro ascensore immaginario si
> estendesse dal Polo Nord fino all'Equatore, i due corpi non avrebbero piu'
> la stessa accelerazione per l'osservatore esterno; essi non sarebbero piu'
> in riposo, l'uno rispetto all'altro. La nostra intera argomentazione
> cadrebbe. Le dimensioni dell'ascensore debbono essere limitate, di guisa che
> l'eguaglianza dell'accelerazione di tutti i corpi relativamente
> all'osservatore esterno, possa venir ammessa".
Mi vuoi allora dire, per piacere, di quali dimensioni deve essere
l'ascensore affich� "l'eguaglianza dell'accelerazione di tutti i corpi
relativamente all'osservatore esterno possa venire ammessa?"
Dato che dice "dimensioni limitate", ti prego di rispondermi con un
numero.
Voglio essere esplicito fino alla impertinenza:
"Se non grande come un quarto di meridiano, quanto deve essere grande
l'ascensore?"
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.

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Received on Tue May 20 2003 - 09:53:24 CEST

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