Re: Effetto Barnett

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Sat, 17 Apr 2021 03:24:12 -0700 (PDT)

Il giorno sabato 17 aprile 2021 alle 08:00:03 UTC+2 Franco ha scritto:
> On 04/15/21 23:38, Luciano Buggio wrote:
>
>
> > Qui invece ricordo il percorso che ho fatto.
> > Dimmi dove sbaglio: comincio dal primo passo.
> > Quando lo poni in rotazione avviene una deriva degli elettroni liberi, che vanno ad addensarsi alla periferia del disco,
> ...
> > Va bene fin qui?
>
> Direi che non vada bene.
>
> Sembra che stia pensando alla forza centrifuga,

Esatto

> che non e` quella che
> agisce nell'effetto Barnett.

Esatto, nell'effetto Barnett agisce un'altra forza (sarebbe stato il mio secondo passo, che anticipo qui).


Quando gli elettroni liberi hanno finito di addensarsi alla periferia del disco si annulla la componente magnetica tangenziale che ho detto, e siamo praticamente in presenza di un solenoide, perchè con la rotazione del disco gli elettroni liberi continuerano a girarre, dando luogo, ora si, ad un campo magnetico come quello del solenoide (e sostazialmente, di un magnete permanente fermo).

> E` vero che gli elettroni risentono della
> forza centrifuga, ...

Ma il loro moto di deriva produce o non il campo magnetico che dicevo, per quella breve durata??
Oltretutto dovrebbe essere molto esiguo, più di quello di Barnett, ed a maggior ragioen difficile da rilevare.
Nessuno l'ha mai cercato?

> ..ma anche del campo elettrico dei protoni che non vanno
> a spasso.


Esatto, però i protoni, insieme agli elettroni orbitali non liberi, sono vincolati, coesi, e, appunto, non vanno a spasso, e quindi non possono addensarsi nè periifericamente nè altrove, come fanno gli elettroni liberi.

Nella fascia periferica (dove il corpo è carico negativamente) ci sono più elettroni che protoni, anche si in relativamente minima quantità, ed è per questo che l'effetto Barnett è difficilmente rilevabile (o rivelabile, ma come minchia si dice ?: - )
>
> Un problema del genere e` gia` venuto in mente ad altri? Si`, a partire
> da Maxwell, che cercava gli effetti inerziali dei portatori (ai quali
> non credeva) a tanti altri.
>
> Nichols 1906 ha studiato e sperimentato l'effetto centrifugo sugli
> elettroni, senza riuscire a fare misure risolutive. Cercava una
> differenza di potenziale fra centro e borde del disco, ovviamente senza
> nessun campo magnetico, ma la tensione che avrebbe dovuto misurare con
> un contatto strisciante dovuta agli elettrono che si spostano verso la
> periferia era decisamente minuscola.

Vedi sopra.
>
> Ad esempio per un disco di 10cm di diametro che ruota a 3000 giri al
> minuto, la tensione dovuta alla forza centrifuga risulta minore di 1 nV
> :( (se non ho sbagliato i conti)
>
> C'e` un altro effetto che genera un campo magnetico quando si accelera
> angolarmente un conduttore, dovuto al fatto che gli elettroni rispondono
> in ritardo alle accelerazioni e quindi si forma una differenza di
> corrente fra le cariche positive e quelle negative. Questa differenza di
> corrente da` un campo magnetico misurabile, ma non ricordo chi l'ha
> misurato.

Ok
>
>
> Altro punto che non va e` che gli elettroni non si muovono a qualche
> millimetro al secondo, lo farebbero se ci fosse una campo elettrico come
> in un conduttore, qui la situazione e` diversa.

Vanno più veloci o più lenti?

Ciao e grazie.

Luciano Buggio
Received on Sat Apr 17 2021 - 12:24:12 CEST

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