Re: Scomparsa della fisica
"Davide"
> Ok, scusa, avevo frainteso la tua risposta.
no problems.
> Come ti dicevo nell'altro post, se vuoi ti faccio scrivere da altri miei
> amici che hanno seguito con me.
ok, ok... :-D
> Colgo l'occasione per riproporti la domanda:
ti rispondero', permettendomi pero' di anticipare il quoting di alcune
tue frasi.
tuo cdl:
> Mi sovviene un'altra considerazione: la potenza � un concetto cos� semplice
> e limitato? Se proprio avanza tempo perch� (nel mio ramo "ing. elettrica")
benissimo: lo conosco perfettamente, essendo io laureato in ingegneria
elettrotecnica, il vecchio nome del medesimo cdl.
meccanica razionale ed elenmenti di ingegneria meccanica:
> Dato che da noi non si fa meccanica razionale ma solo fondamenti di
> meccanica teorica ed applicata e dato che a questa materia spetta il dovere
> di dire quanto pi� possibile dell'ingegneria meccanica a noi elettrici (e
ahi, ahi.
qui sta il problema: per assegnare piu' cattedre possibili agli
specifici dipartimenti, non solo sono stati aboliti o alleggeriti di
programma
tutti o quasi glie sami teorici di tipo fisico matematico ma anche
quelli di tipo ingegneristicomeccanico
.
A Pisa ( dove mi sono laureato io, m,ma altrove le cose erano
grossomodo
analoghe) i primi erano:
analisi uno
analisi due
complementi di matematica
fisica uno (mecc, termodinamica, relativita', onde)
fisica due (elettromagnetismo, circuiti)
meccanica razionale (statica, mecc lagrangiana e un pochismo di
hamiltoniana)
calcolo numerico
chimica
metodi di osservazione e misura (calcolo delle probabilita' e, nel
corso che ho seguito io, anche elementi di mecc quantistica e
elementi di fis dstato solido)
quelli ingegneristicomeccanici erano:
meccanica applicata
scienza delle costruzioni
fisica tecnica
tecnologia costruzione di macchine "meccaniche"
macchine
con un solo esasme, non impari nulla della necessaria parte
meccanico-ingegneristica !
Rimanevano "appena" 13 esami di "ingegneria elettrotecnica", che sono
piu' che sufficienti per dare un'eccellente preparazione nella
materia, te lo garantisco.
Ora sono pronto a risponderti:
>ammesso che il corso di fisica
> sia costituito da tre parti, la prima che vien sempre spiegata ma che occupa
> praticamente tutto il corso e le altre due (moti giroscopici/potenza e
> """relativit� avanzata""") che si escludono vicendevolmente per mancanza di
> tempo, a quale delle due daresti la precedenza? (ricordando che stiamo
> parlando di un corso di fisica per l'ingegneria).
La mia ripsota e': proprio perche' sono stati eleimnati
molti esami teorici, se il titolare del corso mi chiedesse consiglio,
gli direi di fare un nmodulo di relativita' + una lezione sulla
potenza con un po' di esercizi.
Gli sconsiglierei di perder tempo coi giroscopi.
> Mi sovviene un'altra considerazione: la potenza � un concetto cos� semplice
> e limitato? Se proprio avanza tempo perch� (nel mio ramo "ing. elettrica")
> ad esempio non si iniziano a spiegare i concetti di potenza attiva e
> reattiva (che sono sicuramente fondamentali in tutto il resto del corso di
> laurea e nel futuro lavoro)
La potenza attiva e reattiva e' bene che siano interodotte nel corso
di elettrotecnica, ossia o al terzo anno o al secondo semewstre del
secondo anno
Idest, solo ****dopo*** aver a modo studiato fisica uno e fisica due.
> ed invece si fanno cose che non verranno mai
> utilizzate (a parte rarissimi casi di ricerca avanzata)?
LOL, scusami, ma tu hai davvero una visione grettissima di cosa sia un
ingegnere
elettrico.
Un ingegnere elettrico, imho, deve avere un'ottima preparazione di
base
fisica e matematica ed anche ingegneristica.
Ad esmpio, per conoscere bene la scienza delle costruzioni, un ing
elettrico deve aver studiato molto bene meccanica razionale, fisica
uno, analisi uno e due, ma anche meccanica applicata. E calcolo
numerico, che e' essenziale per un ingegnere.
> E' vero che per essere competitivi bisogna avere una cultura pi� completa e
> solida possibile, ma non per questo devo disperdere le mie energie
Due sono le cose: o a bari ci si laurea quinquennalmente in ingegneria
elettrica dando dieci esami oppure il cdl e' popolato di gente che
mette in testa idee malsane agli studenti.
> Credo che il discorso di completezza di conoscenza vada affrontato in un
> secondo momento, quando ormai si � certi di aver fornito tutte le conoscenze
> di base.
Ossia prima elettrotecnica e pioi fisica due ? rotfl...
> Non a caso nel 5� anno si scelgono esami a proprio gradimento,
Dipende da quale universita'.
A pisa si sceglievano solo gli indirizzi, e al terzo anno: o
energetico o controllistico.
> proprio per permettere ad un dato studente che ha ormai concluso gli esami
> "fondamentali"
Ecco, io ritnego fondamentale ei irrinunciabile che un ingegnere
elttrotecnico
conosca l'elettromagnetismo e che solo dopo avere le nozioni
fondamentali
di questo, inizia studiarne le applciazioni tecniche.
> Assolutamente no, ti do ragione. Il discorso nasceva dalla contestazione che
> mi era sta fatta da E. Fabri: secondo il suo giudizio il corso di fisica 1
> che io ho seguito (dalla mia descrizione) poteva andar bene cos�, secondo me
> no (questo per racchiudere in due parole e semplicisticamente il discorso,
> ovviamente, non voglio sminuire i post degli altri!!!).
Fabri, imho, ha peccato in senso opposto. LA potenza si psiega
facilemnte, ma e' importantissima.
Pero. frnacamente, giustifico la sua reazione: hai una impostazione di
cosa
debba essere l'ingegneria troppo da "materialista".
> Dato che da noi non si fa meccanica razionale ma solo fondamenti di
> meccanica teorica ed applicata e dato che a questa materia spetta il dovere
> di dire quanto pi� possibile dell'ingegneria meccanica a noi elettrici
malissimo, come ho scritto sopra.
> Il discorso rimane: finch� affianchi alle conoscenze base altre che
> arricchiscono la tua cultura, ok!
> Ma se queste ultime devono escludere altre pi� basilari? saresti ancora
> contento?
Il cassdo del tuo prof e[' del tutto patologico, te lo garantisco.
> forse non ci siamo intesi: sto appunto dicendo che io non escluderei dalle
> lezioni queste nozioni che seppur pesanti (in quanto a concetti ed a
> dimostrazioni correlate) sono molto utili.
> Per quel che riguarda "la pesantezza" di un concetto.. credo che sia una
> questione soggettiva.
Sai qual e' la verita': e' che la laurea in ignegneria e' una lafurea
difficile, piena di nozioni pesanti sia al biennio che al triennio.
E la difficolta' di ingegneria, parlo dei vecchi ordinamenti, e' che
il triennio
per farlo bene bisogna aver bene studiato il biennio, cosi' come per
studaire bene la discipline del secondo biennio di fisica, bisogna
aver studiato bene quelle del primo.
Purtroppo, alcune pensano che fisica due possa essere sostituita da
elettrotecnica. Sbagliando grandemente. Bisogna studiarle entrambe e
nell'ordine.
E fisica due non deve esserree una flasa elettrotencica, ma un vero
esame di fisica, don docente un fisico, cosi' come fisica uno non deve
essere una meccanica appplicata + fisica tecnica.
Inegneria (aveva, prima della riforma del 3+2) prevedeva 8-9 esami
scientifici
e 18-20 esami ingegneristici: nonm ti pare che 18-20 esami posano
essere suficienti ad impartire le nozioni ingegneristiche ?
Guarda che esistevano dei cdl quadriennali con 15 esami....
ciau
a.
Received on Tue May 13 2003 - 12:01:43 CEST
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