"Syrius" <gionmon_at_yahoo.it> wrote in message
news:b9aa9j$451$1_at_news.newsland.it...
> Voglio fare lo stesso esempio in un altro modo:
>
> Le lampade sono fisse nella stazione. Ma diciamo che l'osservatore sul
> treno sia lui a comandare l'accensione delle lampadine in paralallelo
> quando si trova nello stesso punto dell'osservatore fermo nella stazione.
> Dal mio punto di vista lui noterebbe un incongruenza in quanto nonostante
> abbia acceso insieme le lampadine(perche' in parallelo) la luce gli arriva
> prima da B e poi da A.
>
> Quello che intendo dire e che e' la luce che non gli arriva
> simultaneamente a causa del movimento ma le sorgenti si sono attivate
> simultanemante da entrambi i punti di vista.
>
> Il mio ragionamento a senso?
No, se assumi validui i postulati della relativita' la tua conclusione e'
scorretta (cioe', assumendo validi i suddetti postulati, se le lampadine si
accendono nello stesso istante nel riferimento del treno allora esse si
accendono in istanti diversi nel riferimento della stazione; sul fatto che i
due fasci di luce arrivano nello stesso istante nel punto dove si trova
l'osservatore nel treno concordano entrambi gli osservatori, sia qullo nel
treno, sia quello nella stazione).
Per dire se il tuo "ragionamento" ha senso o meno si dovrebbe capire il
ragionamento che hai fatto per arrivare alle conclusioni che hai postato.
Perche' dici che l'osservatore fisso sul treno non vede arrivare i due fasci
contemporaneamente?
Perche' dici che le due sorgenti si sono attivate simultaneamente sia
secondo l'osservatore fisso nel treno sia secondo l'osservatore fisso nella
stazione ?
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun May 11 2003 - 12:10:52 CEST