"Alberto d'Onofrio" <alberto.donofrio_at_libero.it> wrote in message
news:TrAsa.85913$iy5.2633668_at_twister2.libero.it
>
> elettronica digitale, fisica dei semiconduttori, teoria degli algoritmi,
> compilatori...
> che invece mi sono poi state indigeste o indifferenti...
>
> e bocciai come deleterie/pallose cose tipo: meccanica razionale,
> elettrotecnica, fisica dei fluidi (in tutte le salse: teoriche e
> tecniche)...
> ....che invece poi mi sono piaciute moltissimo.
>
>
>
> La domanda sorge spontanea: ma, voi, a diciotto anni avevate le idee cosi'
> chiare sul vostro futuro ?
> O avevate solo una generica voglia di divenire fisici (o matematici o
> ingegneri o informatici) ?
>
> ciao
> a.
Ciao aggiungo il mio contributo.
A 18 anni come dici te avevo una generica idea di cosa fare:
fisica nucleare e delle particelle.
Risultato:
Laureato con una tesi teorica sui plasmi, attualmente nel campo dell`
ottica quantistica
E nota bene che come te avevo bistrattato Fisica statistica e
ottica quantistica all`inizio, ritenendole "campi morti" dove solo un
lavoro
d` ingegneria era ora possibile.
Niente di piu` falso ovviamente come mi resi conto.
Quanto a fisica nucleare, detti l`esame in maniera insoddisfacente e
senza che
mi fosse rimasto molto.
Il prof. aveva mancato di entusiasmarmi e non aveva spiegato un gran che
bene.
Per fisica delle particelle, dopo aver seguito il corso,
mi resi conto che anche li` il prof. aveva fatto soltanto un grandioso
pastrocchio.
Invece di spiegare bene i concetti base e concentrarsi su essi,
egli aveva sviluppato su lucidi scritti a mano e ricorretti una valanga
di nozioni (ahime` ti puoi immaginare come organizzate e spiegate).
Praticamente inutili le lezioni, e a quel punto la voglia di dare
l�esame
calo` a zero.
Quindi anche se le idee sono chiare su quello che si vuol fare, di
sicuro
spesso non le si hanno chiare su chi ti deve insegnare.
the Volk
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Received on Sun May 11 2003 - 17:33:59 CEST