Quando un raggio di luce entra in un materiale birifrangente esso viene
diviso in due, con differenti velocita' di propagazione (indice di
rifrazione del materiale anisotropo) e differenti stati di polarizzazione. A
causa della diversa velocita' essi accumulano un certa differenza di fase e
quindi, se ricombinati, generano interferenza. Questo fenomeno viene anche
utilizzato per l'analisi di stress di materiali in esperimenti che vanno
sotto il nome di fotoelasticita'. Io in realta' sono interessato a questo ma
la mia domanda e' piu' generale. Ovunque abbia letto qualcosa al riguardo
si parla di luce incidente polarizzata ed osservazione della luce emergente
tramite polarizzatore.
Se si usa luce non polarizzata intuitivamente si dovrebbero comunque
produrre i due diffrenti "raggi", propagantesi con diverse velocita' e
diverse polarizzazioni e sotto opportune ed ovvie condizioni, ricombinandosi
possono interferire. Quindi anche senza polarizzatori, sia nel cammino
ottico delle sorgente che del "sensore", dovrebbe essere possibile osservare
questo tipo di interferenza.
Prima che mi metta a ristudiare meglio e a fare lavagnate di conti mi
farebbe piacere avere un vostro parere. Sul Born and Wolf per esempio fanno
sempre esempi con polarizzatori e cosi' anche su qualche articolo e quindi
mi sorge il dubbio stia facendo un qualche errore concettuale.
Grazie mille
--
Alessandro
ENI.G
www.gwdg.de/~aesposi
Received on Mon May 12 2003 - 18:23:45 CEST