ciao! molto tempo fa ho scritto un messaggio che non ha ricevuto risposta,
ma ho visto che la gente qui nel newsgroup � cambiata cos� provo a
riproporre l'interessante problema della determinazione di avogadro
sfruttando il cammino casuale, magari questa volta qualcuno potr�
rispondermi o indicarmi un libro buono e reperibile. Ultimemente ho dovuto
fare altro ma � una questione che non sopporto di lasciare in sospeso!
Ammettendo che ci si sposti lungo un percorso monodimensionale per piccoli
passi ogni piccolo intervallo di tempo, la distribuzione delle probabilit�
di dove trovarsi � una gaussiana che si schiaccia col tempo, e fin qui ok
(non che sia banale ma ho trovato un'ottima dimostrazione alla fine
dell'Atkins di chimica fisica). Poi si pu� stimare la distanza che in media,
in un certo intervallo di tempo, si coprir� (che risulta proporzionale alla
radice del tempo). E anche fin qui ok. Quello che non capisco � come
Einstein abbia potuto stimare il numero di Avogadro per mezzo di queste
idee. Immaginando di mettere una piccolissima pallina (ma grandina
microscopicamente, una sospensione isomma) di raggio a in un gas perfetto
posso stimare il NUMERO DI URTI IN UN SECONDO sfruttando la
n=1/4*densit�particelle*<v> e moltiplicando per la sua superficie 4*pi*a^2,
ma mi serve a poco se ignoro la velocit� della pallina! forse si pu� usare
anche per la pallina il teorema di equipartizione? dubito, una particella in
sospensione � troppo diversa da una particella atomica (ci sono i
presupposti di rigidit� per determinarne la configurazione del moto con un
piccolo numero di gradi di libert�? inoltre gli urti con le molecole possono
considerarsi elastici?) ad ogni modo la formula di ensitein non viene fuori,
e non riesco a trovare da nessuna parte una dimostrazione che parta da
considerazioni statistiche di questo tipo, forse � l'approccio che �
sbagliato? ciao e grazie
maxwell79
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Received on Mon May 05 2003 - 22:28:49 CEST