Re: Scomparsa della fisica

From: Luke <skywalker123_at_supereva.it>
Date: 29 Apr 2003 00:33:28 -0700

Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it> wrote in message news:<3EA70E7E.4060703_at_univ.trieste.it>...

> produzione scientifica piu' che su quella didattica. Quindi, un settore
> tendera' a essere popolato da comunita' (anche piu' di una) ben
> definite dal punto di vista della ricerca ma senza che ci sia
> necessariamente una corrispondenza forte tra interessi di ricerca e
> contenuti degli insegnamenti.
>

Mi inserisco in questo thread per sottoporvi una questione che non ho
mai capito. Perche' nell'universita' (almeno in quella italiana, non
conosco altre realta') si considera inscindibile il rapporto tra
ricerca e insegnamento ?
Nella mia esperienza universitaria (Ingegneria AQ) mi e' capitato di
avere un buon terzo dei docenti provenienti dall'azienda (in
particolare da un centro di ricerca della Telecom (SSGRR)). Devo dire
che la qualita' della didattica di questo tipo di docenti era
nettamente superiore. Ovviamente non sto' dicendo che i docenti
universitari erano imbecilli, ma spesso all'eccellenza nella ricerca
non si vedeva corrispondere altrettanta eccellenza nella didattica.
Allora mi son sempre chiesto perche' la carriera nella ricerca e'
cosi' strettamente connessa alla carriera nell'insegnamento. Immagino
che esistano ricercatori a cui non piace insegnare e professionisti
eccellenti che non hanno mai fatto ricerca ma che potrebbero essere
degli ottimi docenti universitari.
Ma un ricercatore a cui non piace o che non e' capace di insegnare e'
condannato a non far carriera, ed un professionista che ha voglia di
insegnare e ne e' capace puo' farlo solo come attivita' collaterale (a
Giurisprudenza se ne vedono tanti )

saluti

Luca
Received on Tue Apr 29 2003 - 09:33:28 CEST

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