moto perpetuo

From: ugio <gegenius_at_libero.it>
Date: Tue, 29 Apr 2003 23:44:31 +0200

Appoggiando una gomma nuova (ed abbastanza corposa) per uno spigolo sul
tavolo, ed appoggiando poi un dito sullo spigolo piu' lontano da quello
che tocca il tavolo si puo' notare che, con un po' di difficolta' date le
dimensioni ridotte, partendo da una posizione dell asse passante per i due
angoli verticale, ed inclinando la gomma in una direzione questa essendo
libera di ruotare attorno all' asse cerchera' un punto di equilibrio con
il peso il piu' vicino possibile al tavolo.
ora spostandosi con il dito circolarmente attorno all asse immaginario che
passerebbe verticalmente per il punto di contatto tra spigolo e tavolo, si
inclinerebbe l' asse della gomma la quale tenderebbe naturalmente a
segiure il movimento, ma girando e cercando continuamente di raggiungere
la posizione di equilibrio (accellerando) come fa il pendolo.
infatti se si ferma il dito, la gomma accellera fino al punto piu' basso,
poi riparte risollevandosi, fino a fermarti per poi ridiscendere..
il movimento sarebbe quindi una continua caduta in quanto si sposta sempre
un po' piu' "in la" il punto di equilibrio.

Il moto perpetuo esiste se l' energia rilasciata dalla gomma per cadere e'
superiore a quella impiegata dal dito per spostarla (e l' attrito, va
beh..).
sembra un po' la scala di Escher analizzato il movimento dal punto di
vista di energia potenziale, pero' non riesco a spiegarmi perche' non
funziona in modo convincente (dopo aver costruito diversi' modelli :)


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Received on Tue Apr 29 2003 - 23:44:31 CEST

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