Re: Watt e VA

From: AAnDrEE <andrea00_at_tiscali.it>
Date: Fri, 18 Apr 2003 15:25:00 +0200

"Franco" <inewd_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:3E9F1B6D.5020004_at_hotmail.com...


> Dal punto di vista metrologico


la chiave di tutto il discorso sta qui: metrologia.
Si tratta sempre di watt. Chiaramente non si puo' passare col trattore sopra
alle esigenze pratico ingegneristiche, che hanno la loro importanza, di
distinguere i vari
tipi di potenza. Concordo con l' idea che questa distinzione dovrebbe essere
fatta sulla grandezza non sull' unita' di misura.


> l'unita` di misura della potenza reattiva
> e della potenza apparente e` sempre il watt. L'etichetta che e` una
> potenza che non viene usata dall'utente ma "va avanti e indietro" e`
> data dal nome o dalla descrizione della variabile, non dall'unita` di
> misura.
>
> Si dovrebbe quindi dire ad esempio potenza attiva Pa=4 kW, potenza
> reattiva Pr=3 kW e potenza apparente Papp=5 kW. Se si devesse sommare
> (quadraticamente) la potenza attiva e quella reattiva misurate in unita`
> diverse, ci si troverebbe a sommare dei watt al quadrato con dei
> voltampere al quadrato, il che non e` bello!


Bravo Franco mi sembra il modo migliore di vedere la cosa e penso spieghi
benissimo il pensiero di Elio.
Probabilmente molti ingegneri non saranno d' accordo su questa visione.

-----mode precisazione on---

Preciso che non appartengo alla categoria di quelli che fanno le classifiche
di bravura e/o preparazione fra matematici, fisici, ingegneri, medici etc.
Mi sono
appassionato alla Fisica tanto da studiarla a livello universitario -non
sono ingegnere dunque- grazie
alla miriade di ingegneri che conosco, che mi hanno introdotto a materie
come
l' elettronica, la chimica, la meccanica. Sono abituato a smanettare con
radio a valvole, televisori, scaldabagni, autoclavi per passione fin da
piccolo e ho stima per chi "si sporca le mani". Si, sono un cacciavitaro con
la passione per la Fisica :-) Ognuno ha il suo proprio
ruolo
nella societa'; si potra' dire per esempio che i chimici sanno poca fisica
(?) ma
tanto i fisici sono asini in chimica (e qui il punto interrogativo non ce lo
metto) , percio' e' bene non criticarsi a
vicenda e non rompere l' anima piu' di tanto agli ingegneri. Mi ricordo di
un Fisico che
prendeva in giro gli ingegneri che si occupano di acustica tecnica: <<e che
ci vuole l' onda sonora sbatte sulla parete, c'e' l' interferenza, ecco
qua>>. Peccato che le sale da concerto non le progettino i Fisici e che gli
ingegneri che si occupano di Fisica Tecnica non passino il loro tempo a
grattarsi l' ombelico. Ho ritenuto opportune queste precisazioni perche'
trovo antipatiche ed inutili queste diatribe fra fisici e ingegneri che ogni
tanto si ripropongono su isf.

-----------mode precisazione off-----------


Si possono invece criticare le definizioni
date dai manuali di
elettrotecnica, bellissima materia secondo me, questo si, si puo' fare. E se
ne possono proporre di nuove.


> Una cosa analoga capita ad esempio con le tensioni efficaci e di picco:
> la rete non fornisce 230Veff oppure 320Vpk, la tensione efficace e` di
> 230 V, e quella di picco di 320V.
>
> Spesso si fa prima a dire trasformatore da 200 VA piuttosto che
> trasformatore con potenza apparente di 200 W, ma la versione corretta e`
> la seconda.

Tuttavia ti renderai conto anche tu della enorme difficolta' che e' insita
nel tentativo di sradicare abitudini inveterate. Pensiamo solo al verso
reale e a quello convenzionale della corrente elettrica.


> Peraltro non e` che i fisici siano esenti da peccati: devono ancora
> farsi perdonare due (o piu`) sistemi cgs :-)


Con questo ti sei guadagnato la mia stima a vita :-) Questo e' un grosso
problema per noi studenti che dobbiamo sorbirci le varie conversioni fra
unita' di misura. Poi vai a prendere il dizionario delle u.d.m di M. Fazio e
leggi che certe unita' e certi sistemi sono vecchi di 30 anni e che l' uso
di unita' non ammesse per legge e' perseguibile (in teoria). Tanto noi ce le
dobbiamo sorbire lo stesso...
Quanto mi fanno girare i cosiddetti queste cose.

> --
>
> Franco
>
> Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
> (L. Wittgenstein)



ciao
andre
Received on Fri Apr 18 2003 - 15:25:00 CEST

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