Re: Domanda su campi quantistici

From: corrado <corradodellanoce_at_libero.it>
Date: Sun, 20 Apr 2003 22:04:34 GMT

Innanzitutto Grazie per la risposta! Puoi essere molto piu' tecnico il
mio
ivello e' universitario e le mie lettutre sono il Weinberg il Peskin -
Schroeder e l' Itzykson - Zuber dato che sei ,se ho ben capito, un
esperto del
ramo saro' piu' tecnico nel formulare la domanda, la domanda nasce dalla
lettura di una frase del weinberg dove spiega all'inizio del capitolo
quarto
la necessita' di introdurre li operatori di creazione e distruzione per
creare
teorie che verifichino il principio di decomposizione del cluster ,per i
non
esperti questa parola altisonante non significa altro che richiedere ad
una
teoria di creare oggetti osservabili la cui misura no inficia misure
simili in
altri laboratori , la frase e' la seguente:"Vi sono stati molti
tentativi di
formulare una teoria relativisticamente invariante che non sarebbe
dovuta
essere una teoria di campo, e' infatti possibile costruire teorie che
non
siano teorie di campo per le quali valga la loretz invarianza della
matrice S
per la diffusione di due particelle , ma tali sforzi producono sempre
risultati erronei quando trattano piu' di due particelle : o perche' la
matrice S con tre particelle non e' loretz-invariante , o perche' viola
il
principio di decomposizione del claster."Ora per comprendere questa
frase
avrei bisogno di sapere cos'e' una teoria non locale cosa che non viene
scritta in nessuno dei testi sopra citati.
Riguardo alla seconda domanda allora secondo la Tua definizione nessun
campo
che sia una rappresentazione irriducibile del gruppo di Poincare' e'
una
famiglia parametrizzata di operatori allora qual'e' per te una corretta
definizione matematica di una campo quantistico, mi interessa perche'
ritengo
che sia estremamente importante sapere con che si ha a che fare cosi' se
ne
definiscono sia le potenzialita' sia i limiti soprattutto se si cerca di
manipolarli con una certa padronanza.
Vorrei aggiungere un'altra domanda , una delle cose piu' affascinanti
che si
scoprono nello studio della teoria dei campi e' che quando si introduce
una
simmetria sotto forma di operatori unitari essa stessa genera l'agebra
di Lie
dei propri generatori , forse la domanda e' banale, si e' mai cercata
una
simmetria che sia a fondamento della meccanica quantistica? Ovvero si e'
mai
cercata una simmetria dalla quale si potessero desumere le regole di
commutazione canoniche? O ci sono ragioni che io non vedo per le quali
e'
inutile a priori cercarla?
Grazie per le risposte e' l'attenzione

Saluti Corrado
Received on Mon Apr 21 2003 - 00:04:34 CEST

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