Re: Didattica in Fisica [was:Re: differenziali]

From: AAnDrEE <andrea00_at_tiscali.it>
Date: Sun, 13 Apr 2003 22:53:15 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:3E99B22B.477FB5F0_at_mclink.it...
> AAnDrEE ha scritto:
> > Ho capito: cambiano solo i nomi... Forse per sperimentale si intende che
> > il
> > professore ogni tanto porta qualche apparato per mostrare alcuni
> > fenomeni
> > fisici: sedia girevole, ruota di bicicletta...
> > Meglio di nulla.
> No, non c'era niente del genere.
> Cose cosi' le facevano i prof. di una generazine precedente: forse
> Perucca, sicuramente Puccianti a Pisa... Non certo Amaldi o Bernardini.


Da noi si fanno ancora. Gli studenti vengono in genere usati come cavie :-)
soprattutto quando si tratta della sedia girevole.


> > I libri di questo genere ti danno gli strumenti per capire non si
> > limitano a
> > fare discorsi poco piu' che fenomenologici. Ovviamente serve ANCHE la
> > fenomenologia e le belle foto a colori, ma non solo quelle.
> > Altrimenti tanto varrebbe adottare i libri divulgativi di Le Scienze
> > come
> > testi, ti pare?
> No, il discorso e' diverso.
> Non si tratta di far vedere figure e mostrare esperimenti piu' o meno
> divertenti.
> Ne dico che non si debba usare la matematica.
> La mia e' solo una reazione a chi sostiene che "senza l'analisi" non si
> puo' fare fisica seria. Io dico che si puo': che cisono ragionamenti e
> concetti teorici che sono profondi e difficili, ma richiedono matematica
> elementare. E che generalmente vengono trascurati o annegati dentro mari
> di formule.


Si, ora capisco perfettamente. Mi viene in mente quell' ottimo libretto di
Goodstein, mi pare, dedicato alla famosa lezione di Feynman sul moto dei
corpi celesti.
Una rivisitazione moderna dei Principia ma senza usare matematica avanzata.
E se ne imparano di cose in questo modo. Tra l' altro tu stesso hai detto in
altre occasioni che i Principia in edizione integrale sono tutt' altro che
facili sebbene non si usi l' analisi ma solo la geometria sintetica.
Io non ho ancora avuto occasione di avventurarmi nell' edizione integrale
Utet, ma mi fido di te.
Forse hanno fatto davvero bene a Trieste: un corso introddutivo di Fisica
per imparare la fenomenologia e poi l' analisi, la geometria e di nuovo la
Fisica rivisitata in modo piu' rigoroso.
Il NO e' ancora in fase di sperimentazione, magari in futuro il percorso
formativo verra' migliorato nel senso da te auspicato.


> > ^* a proposito delle nozioni che si dovrebbero apprendere al primo anno
> > che
> > ne pensi del fatto che il prof. in questione all'
> > esame di FisI fa abitualmente domande del genere :

...snippete...


> Tutto puo' servire; dipende dallo spirito con cui si fanno le domande.
> Voglio dire: se sono uno spunto per avviare una conversazione, da cui
> vedere come lo studente sa applicare i concetti teorici a situazioni
> concrete, mi va bene.
> Se invece sono domande buttate li' e si aspetta la risposta, non mi va
> bene.

Specialmente quella sui propellenti usanti nei motori a rezione prevedeva
che lo studente avesse seguito il corso di chimica, in cui si accenna anche
a
queste cose (idrazina, kerosene).
Anche se a onor del vero devo dire che questa domanda penso sia stata fatta
perche' lo studente era malvisto dal prof per alcune fesserie dette a
lezione.
Il prof. ha ben pensato di fargliela pagare all'esame, si vede. L' esordio
fu: <<aaah lei e' quello che fa domande stupide a lezione....>>



> > Io ricordo che anni fa si decise di fare un test anonimo dove gli
> > studenti
> > avrebbero dovuto dire cosa andava e cosa non andava nei vari corsi.
> La storia della "Guida Michelin" compilata dai nostri studenti circa 10
> anni fa, l'ho gia' raccontata, quindi non sto a ripetermi.

cerchero' in google.


> Queste cose alla maggior parte dei docenti non piacciono affatto. A me
> non danno nessun fastidio. Eppure non sono mai stato tenero agli
> esami...

Si ma per quel che vedo qui sul ng tu sei il classico docente esisgente ma
preparato.
In questi casi lo studente sa che il prof. chiede cio' che da' a lezione e
sa che a lezione impara davvero. In questi casi uno e' disposto a lavorare,
perche' trova onesta' intellettuale dall' altra parte, oltre che una
invidiabile preparazione.
Se uno e' impreparato e poi e' esigente all' esame allora lo studente ci
resta
davvero male.

Dal quel che sento dai colleghi del NO a Fisica I attualmente si spiegano i
circuiti
elettrici come applicazione del moto armonico, si parla di oscilloscopio, si
fa la massa relativistica...
Nota bene ho parlato di "massa relativistica" perche' tutte queste belle
cosette vengono prese pari pari dal Berkeley Vol. I, che come sai ha un
ordine di presentazione degli argomenti davvero inusuale (almeno per noi
italiani).



> -------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica "E. Fermi"
> Universita' di Pisa
> -------------------

ciao, andre
Received on Sun Apr 13 2003 - 22:53:15 CEST

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