Re: Didattica in Fisica [was:Re: differenziali]

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sun, 13 Apr 2003 20:53:31 +0200

AAnDrEE ha scritto:
> Ho capito: cambiano solo i nomi... Forse per sperimentale si intende che il
> professore ogni tanto porta qualche apparato per mostrare alcuni fenomeni
> fisici: sedia girevole, ruota di bicicletta...
> Meglio di nulla.
No, non c'era niente del genere.
Cose cosi' le facevano i prof. di una generazine precedente: forse
Perucca, sicuramente Puccianti a Pisa... Non certo Amaldi o Bernardini.

> I libri di questo genere ti danno gli strumenti per capire non si limitano a
> fare discorsi poco piu' che fenomenologici. Ovviamente serve ANCHE la
> fenomenologia e le belle foto a colori, ma non solo quelle.
> Altrimenti tanto varrebbe adottare i libri divulgativi di Le Scienze come
> testi, ti pare?
No, il discorso e' diverso.
Non si tratta di far vedere figure e mostrare esperimenti piu' o meno
divertenti.
Ne dico che non si debba usare la matematica.
La mia e' solo una reazione a chi sostiene che "senza l'analisi" non si
puo' fare fisica seria. Io dico che si puo': che cisono ragionamenti e
concetti teorici che sono profondi e difficili, ma richiedono matematica
elementare. E che generalmente vengono trascurati o annegati dentro mari
di formule.

> io ricordavo 149 milioni circa ma le altre cifre no. Non ricordo
> sinceramente se siamo piu' vicini ai 149 o ai 150.
1.49597870x10^11 m. e' la definizione dell'Unita' Astronomica, che non
e' esattamente la distanza media Terra-Sole, ma ne differisce forse
sulla settima cifra (non ricordo).

> ^* a proposito delle nozioni che si dovrebbero apprendere al primo anno che
> ne pensi del fatto che il prof. in questione all'
> esame di FisI fa abitualmente domande del genere :
>
> +Quale propellente si usa nei motori a reazione secondo lei?
> +Di quanto si abbasserebbe la terra se i Cinesi saltassero tutti insieme?
> +Secondo lei una pompa di calore funziona meglio a Helsinki o a Palermo
> (dimostrarlo) ?
>
> Secondo te questi problemi aiutano davvero lo studente a capire la Fisica
> classica applicandola alla vita di tutti i giorni
> oppure sarebbe meglio lasciare le pompe di calore agli ingegneri che hanno
> esami appositi (Fisica Tecnica, Impianti Termotecnici...) e preoccuparsi
> magari della distanza media Terra-Sole e adi altri problemi simili?
Tutto puo' servire; dipende dallo spirito con cui si fanno le domande.
Voglio dire: se sono uno spunto per avviare una conversazione, da cui
vedere come lo studente sa applicare i concetti teorici a situazioni
concrete, mi va bene.
Se invece sono domande buttate li' e si aspetta la risposta, non mi va
bene.

> Io ricordo che anni fa si decise di fare un test anonimo dove gli studenti
> avrebbero dovuto dire cosa andava e cosa non andava nei vari corsi.
La storia della "Guida Michelin" compilata dai nostri studenti circa 10
anni fa, l'ho gia' raccontata, quindi non sto a ripetermi.
Queste cose alla maggior parte dei docenti non piacciono affatto. A me
non danno nessun fastidio. Eppure non sono mai stato tenero agli
esami...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Sun Apr 13 2003 - 20:53:31 CEST

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