> Fino a quando � prevedibile che possa essere sostenuto un andamento simile?
> C'� qualche previsione su quando saranno presumibilmente raggiunti dei
> limiti fisici in grado di invalidarne la progressione attuale?
> E il cambiamento di paradigma tecnologico (che so, passare dai calcolatori
> a chip elettronici a quelli ottici, per non parlare del futuribile e
> immaginifico calcolatore quantistico) in che modo potrebbe "allentare" le
> costrizioni delle limitazioni fisiche fondamentali?
Ci sono gia' piani per i prossimi anni: i nuovi processori Intel sono
a 32 nm, e passeranno a 22 nm a fine anno o l'anno prossimo (NVidia e
AMD passeranno a 28 nm verso questo autunno con le nuove GPU).
I nodi successivi per Intel (che e' la piu' avanti) sono il 16 nm
verso il 2013 e 11 nm dopo il 2015. E' assai probabile che nei nuovi
nodi verranno introdotte nuovi materiali e tecniche (come e' stato per
gli ultimi 5 nodi: strained silicon per i 90 e 65 nm, high-k e metal
gate a 45 e 32 nm).
Come detto da Giorgio Pastore, i limiti economici non sono da
sottovalutare (una singola Fab da 22 nm e successivi costa tra i 5 e i
10 miliardi di dollari), cosi' come le difficolta' di design: bisogna
cambiare metodologie, flussi di design eccetera, cosa difficile e
costosa per un'azienda. Senza contare che dispositivi cosi' piccoli
soffrono di variazioni da dispositivo a dispositivo tremende (se un
MOS ha un canale di 50 atomi, 5 atomi in piu' e hai gia' uan
variazione del 10% :) , che rende difficilissimo creare librerie per
il design (cioe' in fase di design _non sai_ di preciso cos'e' che
verra' fuori, non sai se i ritardi delle porte e delle
interconnessioni saranno proprio quelli detti dai simulatori, per non
parlare della potenza, che non viene mai giusta :)
In soldoni, difficile capire come evolvera' questa tecnologia dopo il
2020.
Ma dovremmo aver raggiunto la soglia "exaFLOPS" per allora :)
Pleg
Received on Tue Feb 15 2011 - 01:54:45 CET
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