Patrizio ha scritto:
> Infatti, a me e' venuto in mente di giustificarlo nel modo seguente.
> Se il conduttore e' carico (-) e siamo a T amb., anche a pochi Volt,
> gia' la radiaz. infrarossa potrebbe essere capace di estrarre elettr.
> per eff. fotoelettrico. Correggetemi se sbaglio, ma penso che se un
> conduttore che ha un lavoro di estraz. di 5 eV (per la riga gialla di
> Na), viene caricato a -5 V ed esposto a quella rad., qlc elettrone
> dovrebbe gia' venir fuori.
Vero niente :-)
Considera prima il conduttore neutro. Allora dal punto di vista di un
elettrone interno, c'e' un gradino di (energia) potenziale di 5 eV che
deve superare per uscire. Unl fotone di 5 eV (ultravioletto) ha appena
l'energia necessaria (soglia fotoelettrica).
Ora portiamo il conduttore a -5 volt. Questo significa che dalla
superficie all'infinito c'e' una variazione graduale di potenziale, e il
gradino di prima diventa un salto iniziale di 5 eV e poi una lenta
discesa di altrettanto: una larghissima barriera di potenziale.
In queste condizioni l'elettrone, ricevendo un'energia anche piccola da
un fotone (infrarosso) potrebbe uscire per effetto tunnel, ma la
probabilita' di superare la barriera sarebbe astronomicamente piccola
... non so dire quanto.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Thu Mar 27 2003 - 21:10:18 CET
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