OT Messaggio contro la guerra

From: Samuel Cruz <samuel.cruz_at_lycos.it>
Date: Sun, 23 Mar 2003 12:01:09 GMT

Il messaggio che segue � il testamento spirituale di un grande
scienziato, ALBERT EINSTEIN, che riggetta la guerra come mezzo di
risoluzione dei problemi tra le nazioni. Questo documento � stato
anche sottoscrito da altri grandi scienziati ( tra cui alcuni premi
noble ). Tutto questo ci fa capire come possiamo imparera dal passato
e dagli erriri di altri per poter capire quanto sia pericolosa la
guerra.



TESTAMENTO SPIRITUALE
Messaggio contro la guerra atomica

In considerazione del fatto che in ogni futura guerra modiale
verrebbero certamente impiegate armi nucleari e che tali armi mettono
in pericolo la continuazione stessa dell'esistenza dell'umanit�, noi
rivolgiamo un presente appello ai governi di tutto il mondo affinch�
si rendano conto e riconoscano pubblicamente che i loro obbiettivi non
possono essere perseguiti mediante una guerra mondiale e li invitiamo,
di consegeunza, a cercare mezzi pacifici per la soluzione di tutte le
questioni controverse tra loro.
Nella tragica situazione cui l'umanit� si trova di fronte noi
riteniamo che gli scienziati debbano ruinirsi in conferenze per
accertare i pericoli determinati dallo sviluppo delle armi di
distruzione in massa e per discutere una risoluzione nello spirito
del progetto annesso. Parliamo in questa occasione non come menbri di
questa o quella Nazione, Continente o Fede, ma come esseri umani,
membri della razza umana, la continuazione della quale � ora in
pericolo.
Il mondo � pieno di conflittie al di sopra di tutti i conflitti
minori,c'� la lotta titanica tra il comunismo e l'anticomunismo. Quasi
ognuno che abbia una coscienza politica ha preso fermanente posizione
in una o pi� di tali questini, ma noi vi chiediamo, se potete, di
mettere in disparte tali sentimenti d di considerarvi solo come
menbri di una specie biologica che ha avuto una storia importante e
della quale nessuno di noi pu� desiderare la scomparsa.
Cercheremo di non dire nemmeno una parola che possa fare appello a un
gruppo piutosto che a un altro. Tutti ugualmente sono in pericolo e se
questo pericolo � compreso vi � la speranza che possa essere
collettivamente scongiurato. Dobbiamo imparare a pensare in una nuova
maniera: dobbimao imparare a chiederci non quali passi possono essere
compiuti per dare la vittoria militare al gruppo che preferiamo,
perch� non vi sono pi� tali passi ; la domanda che dobbiamo rivolgerci
�: << quali passi possono esserecompiuti per impedire una competizione
militare il cui esito sarebbe disastroso per tutte le parti?>>.
L'opinione pubblica e anche molte persone in posizioni autorevole non
si sono rese conto di quali sarebbero le conseguenze di una guerra con
armi nucleari. L'opinione pubblica ancora pensa in termini di
distruzione di citt�. Si sa che le nuove bombe sono pi� potenti delle
vecchie e che mentre una bomba atomica ha pututo distruggere
Hiroshima, una bomba all'idrigeno potrebbe distruggere le citt� pi�
grandi come Londra, New York e Mosca. E' fuori di dubbio che in una
guerra con bombe all'idrogeno le grandi citt� sarebbero distrutte; ma
questo � dolo uno dei minori disastri cui si andrebbe incontro.
Anche se tutta la popolazione di Londra, New York e Mosca venisse
sterminata il mondo potrebbe nel giro di alcuni secoli ripendersi dal
colpo; ma noi ora sappiamo, specialmente dopo l'esperimento di Bikini,
che le bombe nucleari possono gradatamente diffondere la distruzione
su un'area molto pi� ampia di quanto non si supponesse. E' stato
dicharato da fonte molto autorevole che ora � possibile costruire una
bomba 2500 volte pi� potente di quella che distrusse Hiroshima.
 Una bomba all'idrogeno che esploda vicino al suolo o sotto acqua
invia particelle radioattive negli strati superiori dell'aria. Queste
particelle si abbassano gradatamente e raggiungono la superficie della
terra sotto forma di una polvere o pioggia mortale. Nessuno sa quale
ampiezza di diffuzione possano raggiungere queste letali particelle
radioattive, ma le maggiori autorit� sono unanimi nel ritenere che una
guerra con bombe all'idrogeno potrebbe molto propabilmente porre fine
alla razza umana.
Si teme che, qualora venissero impiegate molte bombe all'idrogeno, vi
sarbbe una morte universale, immediata solo per una minoranza mentre
per la maggioranza sarebbe riservata una lenta torura di malattie e
disintegrazione.
Molti ammonimenti sono stati formulati da personalit� eminenti della
scienza da autorit� della strategia militare.
Nessuno di essi dir� che i peggiori risultati sono certi: ci� che essi
dicono � che questi risultati sono possibili e che nessuno pu� essere
sicuro che essi non si verificheranno. Non abbiamo ancora costatato
che le vedute degli esperti in materia dipendono in qualsiasi modo
dalle loro opinioni politiche d dai loro pregiudizi. Esse dipendono
dolo, per quanto hanno rivelato le notre ricerche, dall'estensione
delle conoscenze particolari del singolo. Abbiamo riscontrato che
coloro che pi� sanno sono i pi� pessimisti. Questo dunque � il
problema che vi prensentiamo, netto, terribile ed inevitabile:
dobbiamo porre fine alla razza umana oppure l'umanit� dovr� rinunciare
alla guerra?
E' arduo affrontare questa alternativa poich� � cos� difficile
abolire la guerra. Labolizione della guerra chieder� spiacevoli
limitazioni della sovranit� nazionale, ma ci� forse pi� che ogni altro
elemento ostacola la comprensione della situazione � il fatto che il
termine << umanit� >> appare vago ed astratto, gli uomini stentano a
rendersi conto che il pericolo � per loro, per i loro figli e loro
nipoti e non solo per una generica e vaga umanit�.
E' difficile far si che gli uomini si rendano conto che sono loro
individualmenteed i loro cari in pericolo imminente di una tragica
fine.
 E cos� speriamo che forse si possa consentire che le guerre
continuino purch� siano vietate le armi moderne. Questa speranza �
illusoria.
Per quanto possano essere raggiunti avccordi in tempo di pace per non
usare le bombe all'idrogeno, questi accordi non saranno pi� cosiderati
vincolanti in tempo di guerra ed entrambe le parti si dedicheranno a
fabbricare bombe all'idrogeno non appena scoppia una guerra, pech� se
una delle parti fabricasse le bombe e l'altra no, la parte che ha
fabbricate risulterebbe inevitabilmente vittoriosa. Sebbene un accordo
per la rinuncia alle armi nucleari nel quadro di una riduzione
generale degli armamenti non costituirebbe una soluzione definitiva,
essa servirebbe ad alcuni importanti scopi.
In primo luogo ogni accordo fra Est e Ovest � vantaggioso in quanto
tende a diminuire la tensioneinternazionale. In secondo luogo
l'abolizione delle armi termonucleari se ognuna delle parti fosse
convinta della buona fede dell'altra, diminuirebbe il timore di un
attaccoimprovvisodel tipo di Pearl Harbour che attualmente tiene
entrambe le parti in uno stato di apprensione nervosa.
Saluteremo perci� con soddisfazione un tale accordo, anche se solo
come un primo passo. La maggior parte di noi non � di sentimenti
neutrali, ma come esseri umani dobbimao ricordare che perch� le
questioni fra Est e Ovest siamo decisive in modo da dare qualche
soddisfazioni a qualcuno, comunisti o anticomunisti, asiatico,
europeo o americano, bianco o nero, tali questioini non devono essere
decise con la guerra.
Desideriamo che ci� sia ben compreso sia in oriente che in occidente.
Se vogliamo, possiamo avere davanti a noi un continuo pregresso in
benessere, conoscenze e saggezza. Vogliamo invece scegliere la morte
perch� non siamo capaci di dimenticare le notre controversie?
Noi rivolgiamo un appello come esseri umani ad esseri umani: ricordate
la vostra umanit� e dimenticate i resto. Se sarete capaci di farlo vi
� aperta la via di un nuovo Paradiso, altrimenti � davanti a voi il
rischio della morte universale.

Questo documento Scritto da Albert Einstein fu sottoscritto da altri
sette studiosi di fama internazionale:
Bridgeman, L. Infeld, H. I. Muller, C. S. Powell, B. Russel, H.
Kukawa, F. J. Curie
Received on Sun Mar 23 2003 - 13:01:09 CET

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