Re: e un libro scolastico di fisica semplice ma non semplicistico

From: Woodridge <woodridge_at_libero.it>
Date: Wed, 19 Mar 2003 02:22:23 +0000 (UTC)

Mi intrometto velocemente nella discussione: purtroppo Roberto ha
ragione, anche senza leggi scritte ci sono precise indicazioni sul fatto
di portare avanti il maggior numero di studenti possibili. Lo so per
esperienza all'Universita', dove in qualche caso forniscono piu' o meno
esplicitamente la percentuale da promuovere, e non ho difficolta' alcuna
a credere che questo valga anche per i licei.
Vero anche che ci sono i pro e i contro di questo. Forse in una scuola
superiore sono piu' i pro: tutto sommato puo' essere giusto che un
istituto "non specialistico", nel senso che ha il compito di fornire
cultura generale, dia (o ci provi almeno) a dare una preparazione
accettabile al maggior numero di uomini del futuro. Per i ragazzi di
eccellenza... chi vuole sa come approfondire le cose che gli stanno
davvero a cuore (per quanto riguarda la fisica, qualche piacevole
esempio si trova anche su questo NG). Anzi, forse evitando di
sobbarcarli con nozioni che non interessano loro, si ritrovano con piu'
tempo per sviluppare i propri interessi (che potrebbero anche essere
estranei ai programmi scolastici). Tra l'altro, cosi' ne si stimola
anche la capacita' critica.
Sto divagando.
Concludo dicendo che invece queste "indicazioni" all'Universita'
costituiscono, a mio modesto parere, solo un danno: penso a dei ragazzi
che ho dovuto promuovere, e che da futuri ingegneri costruiranno
palazzi, ponti, aerei, strumentazione elettronica. Bravissime persone,
per carita', ma il sistema cosi'concepito li porta ad accontentarsi di
una preparazione spesso meno che mediocre.

Saluti


Woodridge


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Received on Wed Mar 19 2003 - 03:22:23 CET

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