On Wed, 12 Mar 2003 20:35:00 +0100, Elio Fabri wrote:
>E' passato un bel po' di tempo, ma insisto, perche' vorrei una risposta
Ora ne e` passato ancor piu`, e mi dispiace.. Non dipende da me,
non e` arrivato e ora copio e incollo.
*** e mi scuso se arriva doppio ***
>E' passato un bel po' di tempo, ma insisto, perche' vorrei una risposta
>vera alla mia precisa domanda, mentre invece tu continui a girare su
>cose che a mio parere non c'entrano.
Dal punto di vista mio sei tu che continui a girare senza farmi una
chiara domanda vera.
Sara` un effetto relativistico anche questo? ;-)
>Avevi scritto:
>>(1) dP/dtau=0
>e io avevo osservato che si trattava di derivata covariante.
>Mi hai risposto di no: che la deriv. cov. entra solo quando si esprime
>il vettore secondo una base.
Hai detto che dP/dtau=0 ti sembrava un po' troppo semplice perche'
era una derivata covariante.
Non hai chiesto nulla.
Io ti ho fatto presente che non era una derivatra covariante e che
andava bene scritta cosi` com'era.
In piu` ho fatto dei passaggi non completi per arrivare ai simboli
di Christoffel. Cosa vuoi dire? Che sono sbagliati? Puo` anche
essere, ma in questo caso parla chiaro tu.
Li avevo buttati giu` a mente, ma era solo per rendere l'idea..
>Allora ti ho chiesto: se dP/dtau non e' una derivata covariante, che
>c... e'? Se dici che vale zero, posso dedurne che P e' costante? Che
>cosa significa che un vettore e' costante?
>Tu mi rispondi parlando di legge del moto, di geodetiche, ecc. ecc.
Si`, ma nel tuo penultimo post mi hai chiesto secco: "Cosa vuol
dire vettore costante?", senza che neppure in quota vi fosse piu`
cenno alla derivata covariante. D'accordo che avrei potuto/dovuto
ricollegare, ma io prima il "cosa vuol dire costante" lo pensavo
riferito a chi aveva aperto il thread.. riguardali, i post.
>Ma io voglio sapere l'esatto significato della scrittura dP/dtau.
>Stiamo parlando di matematica, se non sbaglio... L'interpretazione
>fisica e' irrilevante.
Ebbene, la questione e` senz'altro interessante, ma occorre
superare.. qualche difetto di comunicazione. Vediamo.
La (1) la riporto qui:
(P maiuscolo vettore 4-q.d.m. della particella)
(1) dP/dtau=0
Di qui ho detto che *una* interpretazione fisica e` quella in cui
si fa intervenire il tempo relativo standard di Cattaneo. E tu mi
hai criticato come obsoleto e non-documentato. Va be', chiuso li`.
Ora invece vogliamo tornare a parlare della (1).
Al riguardo non son riuscito -cosi` mi dici- a spiegarmi; in
particolare non e` il contenuto fisico, ma quello analitico che
non si capisce. O forse e` il formalismo soltanto che e` oscuro?
Per risponderti coerentemente io devo capire la domanda.
Infatti mi dici che ho gia` risposto aglio per cipolla due volte:-(
Pertanto ti chiederei:
1. Di dire tu chiaramente se va bene o no la (1) nel caso di
particella liberamente gravitante.
2. Se non va, di dire allora qual e`, al posto suo, quella a tuo
avviso corretta.
3. Se invece va, ma solo a patto che d()/dtau indichi un qualche
tipo di derivata covariante, scrivere tale derivata.
--
Ciao, | Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda | E-mail: remigioz_at_tiscali.it
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Received on Tue Mar 18 2003 - 21:53:04 CET