Re: Interdipendenza delle eq. di Maxwell

From: Pangloss <elioproietti_at_hotmail.com>
Date: 10 Mar 2003 17:45:18 GMT

Depsi ha scritto:

> Il perche' si basa sul fatto che nel dominio del tempo si suppone che il
> campo elettromagnetico abbia iniziato ad esistere da un istante t0 in poi,
> ovverro che per t<t0 tutte le grandezze in questione devono essere state
> nulle. Di conseguenza la divB era nulla in tutto lo spazio per t<t0 (perche'
> B era nulla) e poiche' come tu hai ben osservato, divB non e' funzione del
> tempo ed e' costante nello spazio, allora tale costante deve rimanere 0
> anche per t>t0 (con B che non e' piu' nulla ovunque).

Saro' vittima dei miei pregiudizi, ma questo discorso di un istante
iniziale nel quale il campo elettromagnetico "abbia iniziato ad esistere"
a partire da valori antecedenti "nulli" mi causa una reazione allergica.

Quale che sia il punto di vista metodologico adottato:
- matematico;
- fisico/tecnico/applicativo;
- cosmologico;
l'argomentazione mi appare insostenibile, sebbene essa sembri invece
essere accettata da fonti qualificate.

Va notato inoltre che l'equazione in rotE non potrebbe neppure essere
formulata a partire dalla legge di Faraday-Neumann, se non si fosse gia'
stabilito che divB=0. Questo punto di vista logico-costruttivo comunque
non c'entra con l'indipendenza formale delle equazioni.

-- 
 Elio Proietti        
Debian GNU/Linux
Received on Mon Mar 10 2003 - 18:45:18 CET

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