Re: I conti non tornano.

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Tue, 04 Mar 2003 23:38:20 GMT

[luciano buggio:]
>Scusa, credevo che la parola "abstract" indicasse semplicemente la
>relazione di un esperimento.

A parte il significato letterale, nel gergo scientifico per
abstract si intende una breve descrizione di un articolo che
si intende mandare a una rivista o a un congresso. Prima si
manda l'abstract, una specie di riassunto che a seconda dei
casi puo` andare da poche decine di righe a svariate pagine
("long abstract"), poi, se la rivista e` interessata,
approva l'abstract e richiede l'invio dell'articolo vero e
proprio. Mi pare che le riviste tendano anche a divulgare
liberamente gli abstract degli articoli che pubblicano, in
modo che chi e` interessato agli argomenti trattati possa
essere indotto ad abbonarsi alla rivista. Poi l'articolo puo`
essere la descrizione di un esperimento come anche un
contributo di pura teoria.

>Se ho ben capito, comunque, vi si dice che la luce gi� polarizzata viene
>assorbita meno della luce non polarizzata.

Non capisco bene cosa intendi, dato che la luce non
polarizzata ovviamente viene in gran parte dimezzata per
polarizzazione. Intendi un confronto tra una certa quantita`
di luce polarizzata e una quantita` doppia di luce non
polarizzata? Se ho ben capito, dovrebbe passarne un po' di
piu' nel secondo caso perche' non viene polarizzata tutta.

>E' cos�? Questo risulta dalla treoria?

Non lo so. Mi pare piu' probabile che i tizi l'abbiano
constatato sperimentalmente, dato che avevano tutto
l'occorrente per poterlo fare, ma e` solo un'idea.

>Ed allora come mai nella
>discussione dell'esperiemtno di Udine si cerca di includere la variazione
>dell'indice di assorbimento entro il margine di errore strumentale?

Qui non riesco a seguirti.

>Ti ho invitato infatti a valutare questa accuratezza, perch� il porblema
>sta tutto l�.
>Ti ho invitato ad andare a guardare il diagramma
>http://web.uniud.it/cird/SECIF/ottica/trasm_03.htm
>
>che fornisce l'andamento di tutte le misure effettuate, da cui risutano
>gli "errori" dovuti all'apparecchiatura. Immagina di avere solo quel
>diagramma (� tutto ci� che serve, e d� tutte le informazioni possibili) e

Forse non mi sono spiegato. Sto semplicemente dicendo che non
sono sicuro che quello sia l'unico tracciato che hanno
ottenuto. Potrebbero anche averne ottenuti altri e diversi,
per quanto ne so; anzi me lo aspetterei. Per questo ho detto
che non posso valutare l'errore.

>di non conoscere il commento che ne fanno gli speriementatori e la loro
>stima dell'errore. Da quel diagramma si pu� dedurre l'accuratezza della
>misurazione, e tu stesso puoi stimarla, verificando se la stima fatta da
>altri � corretta.

Va, bene, immaginiamo che quello sia l'unico tracciato
esistente (il che comincia anche a sembrarmi probabile, ora
che lo vedo). Procedo.
Lo spessore della linea del grafico, dovuto al continuo
zigzagare, mi sembra di circa 2 u.a.. Mi sembra coerente con
quanto scrivono sopra la tabella: "Nella tabella sottostante
sono riportati i valori delle intensit� misurate e le stime
dei rapporti indicati. In tutti i casi l'errore massimo
sull'intensit� luminosa misurata dal sensore � pari a 1 u.a."
In effetti un +-1 da` un'incertezza di 2, che e` quello che mi
pare di vedere a occhio.
Il primo valore nella tabella e` 0.70+-0.06.
Verifico: 21/30=0.700000 (arrotondato: 0.70)
Verifico l'errore: nel caso peggiore, data l'incertezza di �1
sui dati, i valori veri potrebbero essere 20/31 o 22/29:
|21/30-20/31|=0.0548387 (arrotondato: 0.05)
|21/30-22/29|=0.0586207 (arrotondato: 0.06)
Il secondo valore nella tabella e` 0.76+-0.08.
16/21=0.761905 (arrotondato: 0.76)
|16/21-15/22|=0.0800866 (arrotondato: 0.08)
|16/21-17/20|=0.0880952 (arrotondato: 0.09)

>[...]
>Un margine d'errore del genere (46 u.a.+-3) dichiarano gli
>speriementaatori, ma non si capisce da quali dati di quel diagramma sia
>dedotto, e comunque con i dati di quel diagramma � incompatibile.

Mi sembra che spieghino che quella misura e` stata fatta
*prima* di fare la misura ruotando il singolo polaroid, che
a sua volta e` stata fatta *prima* di fare la misura finale e
aver ottenuto quel famoso grafico.
Le cose cambiano nel tempo. Hanno dato la colpa
all'alimentatore non molto stabile. Magari era sensibile alla
temperatura e ci sono voluti minuti prima che andasse a
regime. Oppure semplicemente hanno cambiato lampada o
alimentatore: nella prima prova riportano 46 u.a. nel caso
della luce diretta senza polarizzatori in mezzo; nella
tabella finale parlano di 89 u.a., quindi evidentemente hanno
cambiato qualcosa. Vattelappesca. Comunque mi pare evidente
che la loro stima dell'errore sia basata su quel +-1 finale
anziche' sul +-3 iniziale, quindi non vedo il problema.

>Non mi paiono tanto in buona fede.
>Quella stima dell'errore viene tratta dalla tabella che precede, in cui
>vengono riportate le percentuali di luce non polarizzaata trasmessa al
>ruotare di un singolo polarizzatore. [...]

No, dicono: "La misura dell'intensit� luminosa registrata dal
sensore senza filtro polaroid � risultata: Io =46+-3 u.a.".
Quindi hanno misurato quel 46+-3 prima ancora di mettere il
polaroid. Del resto, guarda le cifre: l'intensita` luminosa
con il polarizzatore che ruota e` di circa 16 u.a., non 46.

[cut]

Ciao
Paolo Russo
Received on Wed Mar 05 2003 - 00:38:20 CET

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