Re: regole di selezione per l'effetto zeeman anomalo
Roberto ha scritto:
> Ehm ... forse mi sono espresso molto male ...
> Intendevo dire che immergendo un atomo in un generale campo
> elettromagnetico la funzione d'onda (fdo) dei suoi elettroni e' un
> autostato di J operatore di momento angolare totale degli elettroni
> cioe' J=L+S dove L = Somma (i = 1..n, L_i)
>
> Avevo scrivo J del sistema, ma avrei dovuto dire degli elettroni ...
> in effetti i miei studi non sono cos� raffinati da considerare gli
> effetti dovuti al momento magnetico nucleare.
Non era questo il problema: anch'io intendevo degli elettroni.
Ma continuo a non capire.
Primo: si', ti esprimi male...
Che significa, in ogni caso, dire che "la funzione d' onda e' un
autostato di J"?
La fdo puo' essere qualsiasi cosa.
Diverso se intendi "uno stato stazionario" (autostato
dell'hamiltoniana).
Allora *se J e' una costante del moto*, puoi scegliere stati staz. che
sono anche autostati di J.
Ma se l'atomo sta in un generico campo e.m. (magari anche dipendente dal
tempo) non vedo cosa puoi fare: l'hamiltoniana dipende dal tempo, e
semplicemente *non esistono* stati stazionari.
E' per questo che io avevo fatto l'ipotesi che tu volessi dire:
1) costruisco uno stato staz. *in assenza* di campo esterno
2) vedo come viene perturbato dal campo esterno; in particolare, quali
transizioni sono possibili.
Di solito si fa cosi'.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Sat Feb 15 2003 - 19:56:38 CET
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