Re: linee di flusso

From: graloroce <lor_rob_at_occupato.it>
Date: Mon, 10 Feb 2003 18:07:34 GMT

"> Killer Of The Night <" <Killer_at_[FreeBSD].org> ha scritto nel messaggio
news:atJ0a.196694$AA2.7673673_at_news2.tin.it...
> Non sar� molto preciso poich� credo siano argomenti noti.
>
> E' ormai arcinoto che considerato un campo A conservativo rispetto al
> flusso, e calcolato il flusso di tale campo attraverso una superficie
> esprimibile come unione di quattro superfici aperte di cui due,diciamole
> s2 ed s3, incluse in un tubo di flusso, si ha:
>
> \phi(A)_s1 = \phi(A)_s2 (*)
>
> a patto di orientare le normali in maniera concorde. Ho indicato il
> flusso con \phi ;-)
>
> Detto ci� � riportato in molti testi che, grazie alla relazione (*) �
> lecito dire che il campo � pi� intenso quanto pi� piccole sono le
> sezioni del tubo di flusso.
>
> Vi chiedo allora, da cosa lo si deduce ci�? E' per caso tutto ci� dovuto
> ad ipotesi di regolarit� che scaturiscono inevitabilmente dall'
> introduzione delle linee di campo (cio� sistema equazioni differenziali
> ecc.)?

ciao, secondo me � abbastanza semplice: se il flusso deve rimanere costante
lungo un "tubo di flusso", � chiaro che diminuendo la sezione di
quest'ultimo ci aspettiamo di trovare in corrispondenza un campo pi� forte
(a livello infinitesimo il flusso � il prodotto scalare tra campo e
superficie elementare orientata,che poi integri su tutta la sezione del tubo
per ottenere il flusso totale).

un Gracio a corto di rigore matematico
--
/ *per risp in privato sostituire il provider con il suo antonimo*/
L'universita' americana di Berkeley ha prodotto due importanti invenzioni:
l'LSD e Unix; credo non sia una coincidenza. (Jeremy S. Anderson)
Received on Mon Feb 10 2003 - 19:07:34 CET

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