Re: Stato liquido

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Tue, 11 Feb 2003 00:28:58 +0100

Roberto Rosoni wrote:
...
> Ok, cosa sia un gas l'ho capito. Uno stato della materia in cui le
> particelle che lo compongono interagiscono cos� debolmente che esse vanno ad
> occupare liberamente tutto il volume a disposizione.
> Anche per i solidi penso di aver le idee ragionevolmente chiare. Lo stato �
> l'opposto di quello dei gas, quindi le particelle sono tra loro legate da
> forze sufficienti a dare forma e rigidit� alla massa complessiva. Mi pare di
> ricordare che un "vero" solido debba avere una struttura cristallina, ma gi�
> di questo chiedo conferma.

No. O meglio, dipende da cosa classifichi "vero solido". I solidi amorfi
hanno tutte le caratteristiche di un solido, incluso l' avere "forma e
volume proprio". Rispetto ai solidi cristallini, mancano di un ordine a
lungo raggio e le loro proprieta' elastiche sono caratterizzate da solo
due costanti elastiche indipendenti, per citare un paio di differenze.
Ma non le giudico tali da attribuire agli amorfi lo status di "solidi di
seconda classe".
Peraltro, hai mai maneggiato un vetro di finestra ? lo giudicheresti
"meno solido del ghiaccio ?

> E poi i liquidi.
> Com'� definibile il loro stato? (Non rispondetemi "liquido", grazie)

Non-solido e non-gas ? :-)
L' estensione piu' diretta delle definizioni che hai dato tu di gas e
liquido, implicherebbe di definirlo come un sistema che e' dotato di
volume ma non di forma propria ( e cosi' si trova realmente in molti
testi scolastici ).

Il punto importante da comprendere e' che la distinzione tra liquido e
gas e' significativa solo al di sotto del punto critico. In questo caso
c'e' una transizione termodinamica del primo ordine (la liquido-gas )
che permette di identificare in modo non ambiguo tutte le fasi
coinvolte. Pero', al di sopra del p. critico c'e' u passaggio continuo
tra le propieta' del liquido a quelle del gas.

> Come si spiega il loro comportamento?

Dipende a quale comportamento stai penando. Se al fatto che "fluiscono",
dipende dalla scomparsa di capacita' di resistere a sforzi di taglio.
Ma forse pensavi ad altro.


> E, ricollegandomi a quanto scritto sui solidi cristallini, � vero che le
> sostanze amorfe (come il normale vetro non-cristallino) sarebbero da
> considerare dei liquidi di altissima viscosit� e non dei veri solidi?

In un certo senso e' questione semantica. Il punto e' che se la
viscosita' di un liquido cresce, al di sopra di un certo valore i tempi
di rilassamento rispetto a sforzi di taglio divengono maggiori dei tempi
di osservazione del sistema e percio' su quella scala temporale il
liquido si comporta come un solido amorfo.

Ciao

Giorgio
Received on Tue Feb 11 2003 - 00:28:58 CET

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