Re: Lavoro forza elettrica

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: Tue, 11 Feb 2003 09:11:25 +0100

anto wrote:

>
> Credo che il problema sorga quando definita l'energia potenziale di un
> insieme di cariche, si ottiengono casi con energia negativa. A quel punto
> invece di dire che il lavoro compiuto dalla forza elettrica per mettere
> dalla zona a potenziale di riferimento alla posizione data nel sistema �
> negativo , si tira fuori questa forza esterna che compie lavoro positivo per
> separare il sistema. Un modo di vedere decisamente antropocentrico:-)
> E qui iniziana la confusione.
>
> Ciao A.

Ciao, capisco quello che vuoi dire, pero' e' un modo di vedere le cose
generalmente sbagliato se non si mettono tante ipotesi ad hoc
(velocita' costanti o "infinitesime" ecc...) che alla fine
allonatanano dall'idea centrale che si cerca di spiegare.
Inoltre se non si precisano bene queste ipotesi si instaura l'idea,
completamente falsa, che il segno del lavoro sia convenzionale: nei
libri di termodinamica spesso si leggono la frasi del tipo "Assumeremo
la convenzione di considerare positivo il lavoro fatto dal sistema e
negativo quello fatto sul sistema...". Queste affermazioni sono
pericolose (oltre che in generale logicamente inconsistenti) perche`il
segno del lavoro deriva dalla definizione meccanica di lavoro e una
volta data non si puo' cambiare a piacimento a meno di non dimostrare
che e' possibile usando ipotesi opportune.
Per esempio, anche assumendo le velocita' costanti, in generale
lavoro negativo L fatto da una forza F su un corpo A non vuol dire
necessariamente che il lavoro fatto dalla reazione a F sul corpo B che
esercita la forza su A sia positivo e dello stesso valore assoluto di
L. Basta pensare al lavoro dovuto a forze d'attrito in presenza di
strisciamento (un mattone che striscia su un piano scabro). Tali
situazioni sono comuni in termodinamica applicata a situazioni reali
non appena ci si allontana dall'esempio fondamentale ma non
realistico della macchina di Carnot.
In tali situazioni per esempio la prima legge enunciata come
variazione di energia interna = calore entrante nel sistema +
- lavoro compiuto dal sistema
non funziona proprio perche' non e' vero che "- lavoro compiuto dal
sistema" = "lavoro compiuto sul sistema".
La formulazione corretta e' quella che contiene in teorema di
conservazione dell'energia meccanica come sottocaso per cui e'

variazione di energia interna = calore entrante nel sistema +
+ lavoro compiuto sul sistema

Ciao, Valter

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Valter Moretti
Faculty of Science
Department of Mathematics
University of Trento
Italy
http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
Received on Tue Feb 11 2003 - 09:11:25 CET

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