Re: EPR (era Teletrasporto)

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: Mon, 10 Feb 2003 11:04:19 +0100

Ciao, io vedo la cosa diversamente. Intanto bisogna premettere che
e' il mondo che ci dice come e' fatto anche se la sua natura si rivela
indescrivibile usando i nostri modelli che sono solo frutto
dell'esperienza. Quando il mondo si rivela indescrivibile bisogna
adattare i nostri modelli ad esso. Fino a quando i nostri modelli
riadattati conservano predittivita' possiamo ritenere di avre ancora
una descrizione in qualche modo fedele del mondo.



>Dunque sull'effettiva correlazione tra due fotoni gemelli non vi �
>ormai pi� alcun dubbio.
>Il dubbio emerge nel momento in cui devi spiegare cosa sta
succedendo >in realt�, in altre parole come fa il gemello B a
conoscere >istantaneamente lo stato del gemello A ?

>Ipotesi 1: usa un canale superluminare (con velocit� >c) di
>comunicazione a noi sconosciuto che gli permette di sapere
>istantaneamente cosa sta facendo il gemello A.


Questo violerebbe la teoria della relativita' e produrrebbe effetti
a-causali: nella situazione descritta posso sempre trovare un
riferimento inerziale in cui l'esito dell'esperimento sul gemello
B si trova nel passato dell'esito dell'esperimento del gemello A
e potrei trovare un altro riferimento dove accade il contrario.
In tal caso NON avrebbe alcun senso dire che l'esito di uno dei due
esperimenti e' causa dell'altro, perche' per qualche osservatore
la causa precederebbe l'effetto. Ancora peggio, e' facile
dimostrare che se in questo tipo di correlazioni posso usare uno dei
due esperimenti come causa dell'altro, usando una serie di
correlazioni di questo tipo si potrebbero mandare segnali nel passato
all'interno del cono di luce e cio' produrrebbe paradossi causali
(mando un messaggio in codice Morse ad un killer per uccidere mia
madre prima che io nasca...)


>Ipotesi 2: entrambi i gemelli seguono semplicemente la stessa
>funzione di comportamento per quanto complessa essa sia, che la
>teoria quantistica � in grado di specificare solo in termini
>probabilistici.


Questo e' quello che dicevano EPR: la descrizione della MQ e'
incompleta, in realta' c'e' un meccanismo classico interno alle
particelle (variabili nascoste) che fissa a priori l'esito degli
esperimenti (come dire se ho due cariche la cui somma totale e' zero e
se scopro che una delle due cariche vale +1 allora l'altra deve
valere -1) per cui non c'e'niente di strano nell'esito degli
esperimenti di Aspect. La MQ invece dice che la descrizione e'
completa e quindi NON c'e'alcun modo di stabilire a priori l'esito
degli esperimenti perche' la loro natura e' intrinsecamente causale e
non c'e'nulla ``sotto tale casualita'''. Le disuguaglinaze di Bell
servono proprio a fare distinzione tra questi due punti di vista.
L'esito dei risultati di Aspect mostrano che ha ragione la MQ,
in alternativa e' ancora possibile che invece ci sia un meccanismo
dentro le particlelle (variabili nascoste) che fissi l'esito degli
esperimenti, ma tale meccanismo e' comunque non di tipo classico
(variabili contestuali) e la cosa diventa comunque molto complicata
ed in ogni caso fuori dalla descrizione classica...


La questione dal mio punto di vista, ma anche di diverse altre persone
(vedi G Boniolo, Filosofia della Fisica, B. Mondadori)
e' che le correlazioni EPR possano benissimo coesistere con la teoria
della relativita' perche` non c'e' modo attraverso di essi di produrre
paradossi causali proprio perche' non c'e' un legame di causa effetto
all'interno di tali correlazioni: non posso usare il sistema correlato
come un telegrafo perche' non posso imporre alla particella vicino a
me di produrre un certo esito riguardo alla misura del suo spin
(o polarizzazione). Si puo' addirittura provare che se eseguo
asoperimenti su A oppure non li eseguo, e se esamino nei due casi gli
esiti degli esperimenti su B, non posso capire da questi ultimi
nemmeno se ho fatto esperimenti su A oppure no. Questo malgrado il
fatto che, se ho fatto esperimenti anche su A, compaiano ogni volta
le correlazioni EPR tra gli esiti degli esperimenti su A e B.

Ciao, Valter


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Valter Moretti
Faculty of Science
Department of Mathematics
University of Trento
Italy
http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
Received on Mon Feb 10 2003 - 11:04:19 CET

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