Re: Interazione nel campo

From: Slacky <vittorio_at_physics.it>
Date: Tue, 04 Feb 2003 14:00:22 +0100

Ciao,

Ciao Tombari wrote:

> Grazie della risposta, per la questione della trasmissione del vuoto ci
> volevo arrivare dopo, ma se ho capito bene � solo un fatto accettato e
> misurato empiricamente, o si � anche capito cosa succede a livello
> microscopico nel vuoto affinch� nasca un campo!?!

Domanda dura...
Premetto che la risposta e' un po' frettolosa.
Tutto dipende da quale teoria ritieni che sia la fondamentale. Parlando
dei campi elettromagnetici, per esempio, le equazioni di Maxwell dicono
gia' tutto in maniera soddisfacente(fino ad un certo punto): assegni le
sorgenti(che sono ben localizzate spazialmente) e queste generano
quell'entita' fisica che chiamiamo campo elettromagnetico che, in linea
di principio, sappiamo calcolare usando le eqauzioni di Maxwell.
Ha naturalamente senso chiedersi se si riesce a dire qualcosa di piu',
se le equazioni di Maxwell sono l'approssimazione macroscopica di
equazioni di un'altra teoria che sia in grado di dire qualcosa d'altro
su quello che accade nel "vuoto". Ma perche' non considerare le
equazioni di Maxwell come le fondamentali della natura, per la
descrizione dei campi elettromagnetici? Il non accettarlo porta a porsi
quesiti come quelli che tu ti sei posto. Supponiamo ora di costruire
un'altra teoria che dica questo qualcosa in piu'. Di nuovo, te lo
assicuro, ci si potranno porre le stesse(o simili) questioni che hai
posto e....dove fermarsi con i perche'? e' una questione molto personale.
Comunque esiste una teoria di cui l'elettrodinamica classica e'
un'approssimazione: l'elettrodinamica quantistica, che e' una teoria
particolare all'interno della teoria dei campi quantistici. Non posso
certo spacciarmi per un esperto di questa teoria, ma mi sembra, tutto
sommato, che non dica tanto di piu', per quanto riguarda i problemi che
hai posto, quanto meno non nell'interpretazione che io le ho dato. C'e'
pero' chi la pensa diversamente da me...e probabilmente riceverai altre
risposte oltre alla mia, con altri punti di vista.

>
> Anche perch� il vuoto proriamente definito come niente o nulla non esiste.

Il concetto di vuoto, in fisica e' un concetto tecnico.
Esistono dei macchinari chiamati "pompe da vuoto" che permettono di
estrarre da una porzione di spazio scelta qualsiasi particella fino ad
arrivare a densita' bassissime. dirai: bassissime ma mai nulle....vero!
hai chiaramente ragione, parlare di assenza di particelle(e in questo
senso parlo di vuoto nella regione di spazio) e' una estrapolazione
teorica. L'importante e' che all'interno della teoria che uso non ci
siano ostruzioni a questa estrapolazione. In fondo non e'
un'estrapolazione tanto diversa da quella che si fa quando si fanno
esperimenti per trovare la traiettoria di un grave e per cercarne la
legge oraria. Gli esperimenti hanno senso solo in relazione a una
qualche teoria e anche con i gravi si hanno errori sperimentali, che si
cerca di controllare(pensando a qualche teoria) e se si parla di
traiettoria, attribuendone un significato fisico, non solo matematico,
e' perche' all'interno della teoria matematica che si usa esiste questo
concetto e non c'e' nessuna ostruzione teorica al poter pensare di
ridurre gli errori serimentali a piacere. Naturalmente bisogna fare
tanti esperimenti per cercare di invalidare queste estrapolazioni...e'
una casino e ammetto di essere un po' circolare.
Anche in teoria dei campi si parla di vuoto, e ha significati diversi a
seconda del contesto in cui ci si mette. Quello cui tu pensi esiste e si
possono fare esattamente le obiezioni di cui ho parlato. Alla fine pero'
la teoria sembra funzionare molto bene...questi stati di vuoto hanno un
preciso significato matematico e i risultati degli esperimenti sono tali
  da non porre ostruzioni a estrapolazioni e ontologizzazioni di questi
stati.
Io la penso cosi'.
Spero di non essere andato fuori tema.
slacky
Received on Tue Feb 04 2003 - 14:00:22 CET

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