On Wed, 22 Jan 2003 23:23:49 +0100, Bruno Cocciaro wrote:
>"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote:
>>Per definire una velocita' (non solo quella della luce) devi anzitutto
>>stabilire un sistema di riferimento, il che vuol dire un sistema di
>>strumenti di misura di distanze e di tempi, collegati rigidamente tra
>>loro.
>e' per questo che a me pare che il problema dei corpi rigidi _deve_
>necessariamente essere risolto (che siano aste o cubi, o dischi).
>Non sapere con esattezza cosa siano i corpi rigidi mi pare che sia come non
>sapere con esattezza quale sia il legame fra una qualunque teoria che abbia
>a che fare con sistemi di riferimento e la realta'.
>In sostanza o la teoria della relativita' e' una teoria puramente matematica
>(cosa che ovviamente non e'), oppure si deve far rientrare nella teoria la
>spiegazione di cosa sono e di come si comportano i corpi rigidi (anche di
>come si comportano quando vengono mossi, cioe' quando vengono accelerati.
I lavori sull'elasticita` relativistica sono pochissimi (anche se e`
vero che io non sono aggiornatissimo).
Il motivo e` che le principali applicazioni della RG sono in
cosmologia (materia disgregata o fluido perfetto) e astrofisica
(fluido perfetto o fluido ionizzato), dunque uno schema fluido e
non solido.
In aggiunta a questo limitato interesse c'e` poi l'effettiva
difficolta` nella formulazione di una teoria relativistica
dell'elasticita`: fluido<-->var. euleriane; solido<-->lagrangiane.
Le variabili lagrangiane sono obbligatorie in quanto per il caso
del solido e` necessario, per ogni elemento del sistema, riferirsi
ad uno stato privilegiato (configurazione di equilibrio naturale)
con cui confrontarsi ad ogni istante. [*]
Per questo motivo debito che potresti aver risposta completa facile
anche se qui capitasse un esperto di relativita`.
Ti consiglio di dare un'occhiata al thread: "Spostamenti rigidi in
spazi curvi", cosi` puoi avere idea di come difficilmente potrai
ottenere chiarimenti anche dagli "addetti ai lavori".
Ti aggiungo un po' di autori che si sono occupati di questo:
G. Herglotz, J.L. Synge, C.B. Rayner, A. Bressan, J.M. Souriau,
ma niente libri:-(
-----------
[*] Brevemente: La configurazione di equilibrio naturale e`
incompatibile con la RG; il tensore di deformazione si deduce dal
vettore spostamento, e questo non puo` estendersi ad uno spazio
vuoto.
Si puo` allora fare:
RG-->RR; spostamento-->spostamento infinitesimo,
ma questo implica moti lenti, attesa la covarianza del formalismo,
e dunque a risultati poco interessanti.
Cio` non ostante c'e` qualche brillante lavoro con: RG+deformazioni
finite, del Cattaneo di cui ho qualcosa in dispense.
--
Ciao, | Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda | E-mail: remigioz_at_tiscali.it
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Received on Tue Jan 28 2003 - 00:13:05 CET